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up/Cliccare su Paradiso XXXIII.mp3 Reader/Lettore, Carlo Poli
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Lettore, Antonio Crasi
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Classics, reading in English
Empireo
DANTE ALIGHIERI
4 tu se'
colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
7 Nel
ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
10 Qui se' a
noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
13 Donna, se'
tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.
16 La tua
benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
19 In te
misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.
22 Or questi, che da l'infima lacuna
de l'universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,
25 supplica a
te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l'ultima salute.
28 E io, che
mai per mio veder non arsi
più ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi
ti porgo, e priego che non sieno scarsi,
31 perché tu
ogne nube li disleghi
di sua mortalità co' prieghi tuoi,
sì che 'l sommo piacer li si dispieghi.
34 Ancor ti
priego, regina, che puoi
ciò che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi.
37 Vinca tua
guardia i movimenti umani:
vedi Beatrice con quanti beati
per li miei prieghi ti chiudon le mani!».
40 Li occhi da
Dio diletti e venerati,
fissi ne l'orator, ne dimostraro
quanto i devoti prieghi le son grati;
43 indi a
l'etterno lume s'addrizzaro,
nel qual non si dee creder che s'invii
per creatura l'occhio tanto chiaro.
46 E io ch'al
fine di tutt' i disii
appropinquava, sì com' io dovea,
l'ardor del desiderio in me finii.
49 Bernardo
m'accennava, e sorridea,
perch' io guardassi suso; ma io era
già per me stesso tal qual ei volea:
52 ché la
mia vista, venendo sincera,
e più e più intrava per lo raggio
de l'alta luce che da sé è vera.
55 Da quinci
innanzi il mio veder fu maggio
che 'l parlar mostra, ch'a tal vista cede,
e cede la memoria a tanto oltraggio.
58 Qual è colüi
che sognando vede,
che dopo 'l sogno la passione impressa
rimane, e l'altro a la mente non riede,
61 cotal son io,
ché quasi tutta cessa
mia visïone, e ancor mi distilla
nel core il dolce che nacque da essa.
64 Così la neve
al sol si disigilla;
così al vento ne le foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.
67 O somma luce
che tanto ti levi
da' concetti mortali, a la mia mente
ripresta un poco di quel che parevi,
70 e fa la
lingua mia tanto possente,
ch'una favilla sol de la tua gloria
possa lasciare a la futura gente;
73 ché, per
tornare alquanto a mia memoria
e per sonare un poco in questi versi,
più si conceperà di tua vittoria.
76 Io credo, per
l'acume ch'io soffersi
del vivo raggio, ch'i' sarei smarrito,
se li occhi miei da lui fossero aversi.
79 E' mi ricorda
ch'io fui più ardito
per questo a sostener, tanto ch'i' giunsi
l'aspetto mio col valore infinito.
82 Oh
abbondante grazia ond' io presunsi
ficcar lo viso per la luce etterna,
tanto che la veduta vi consunsi!
85 Nel suo
profondo vidi che s'interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l'universo si squaderna:
88 sustanze e
accidenti e lor costume
quasi conflati insieme, per tal modo
che ciò ch'i' dico è un semplice lume.
91 La forma
universal di questo nodo
credo ch'i' vidi, perché più di largo,
dicendo questo, mi sento ch'i' godo.
94 Un punto
solo m'è maggior letargo
che venticinque secoli a la 'mpresa
che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo.
Londra,
British Library, Yates Thompson 36, fol. 190
97 Così la
mente mia, tutta sospesa,
mirava fissa, immobile e attenta,
e sempre di mirar faceasi accesa.
100 A quella
luce cotal si diventa,
che volgersi da lei per altro aspetto
è impossibil che mai si consenta;
103 però che 'l
ben, ch'è del volere obietto,
tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella
è defettivo ciò ch'è lì perfetto.
106 Omai sarà
più corta mia favella,
pur a quel ch'io ricordo, che d'un fante
che bagni ancor la lingua a la mammella.
109 Non perché
più ch'un semplice sembiante
fosse nel vivo lume ch'io mirava,
che tal è sempre qual s'era davante;
112 ma per la
vista che s'avvalorava
in me guardando, una sola parvenza,
mutandom' io, a me si travagliava.
115 Ne la
profonda e chiara sussistenza
de l'alto lume parvermi tre giri
di tre colori e d'una contenenza;
118 e l'un da
l'altro come iri da iri
parea reflesso, e 'l terzo parea foco
che quinci e quindi igualmente si spiri.
121 Oh quanto è
corto il dire e come fioco
al mio concetto! e questo, a quel ch'i' vidi,
è tanto, che non basta a dicer `poco'.
124 O luce
etterna che sola in te sidi,
sola t'intendi, e da te intelletta
e intendente te ami e arridi!
127 Quella
circulazion che sì concetta
pareva in te come lume reflesso,
da li occhi miei alquanto circunspetta,
130 dentro da sé,
del suo colore stesso,
mi parve pinta de la nostra effige:
per che 'l mio viso in lei tutto era messo.
The circled square possibly drawn by Dante in the Tesoro
taught him by Brunetto Latino
133 Qual è 'l
geomètra che tutto s'affige
per misurar lo cerchio, e non ritrova,
pensando, quel principio ond' elli indige,
136 tal era io
a quella vista nova:
veder voleva come si convenne
l'imago al cerchio e come vi s'indova;
139 ma non eran
da ciò le proprie penne:
se non che la mia mente fu percossa
da un fulgore in che sua voglia venne.
142 A l'alta
fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa,
145 l'amor che
move il sole e l'altre stelle.
Londra, British Library, Yates Thompson 36, fol. 189
1 Dante gives us an economy in
which nothing is lost, the scattered, burnt leaves of
Brunetto's misunderstood Tesoretto and likewise
those of the Sybilline Aeneid's, are gathered up and
bound in one volume of God's Creation, pagan and Christian
combined.
2 Even the ship voyage metaphor of
the poem now combines the pagan God Neptune marvelling at
the Argonaut from beneath the waves with the psalm verses
chanted by Jonah, all this brought into a harmony where the
Cistercian, Latin Gregorian chanting St Bernard instead
sings a Franciscan lauda in the language of the people, in
the Italian of women and children, all included.
'DANTE VIVO'- LA COMMEDIA DI DANTE ALIGHIERI (Testo,
lectura, musica, immagini dei manoscritti):
Inferno I, Inferno
II, Inferno III, Inferno IV, Inferno
V, Inferno VI, Inferno VII, Inferno
VIII, Inferno IX, Inferno X, Inferno
XI, Inferno XII, Inferno XIII, Inferno
XIV, Inferno XV, Inferno XVI, Inferno
XVII, Inferno XVIII, Inferno
XIX, Inferno XX,
Inferno
XXI, Inferno XXII, Inferno
XXIII, Inferno XXIV, Inferno
XXV, Inferno XXVI, Inferno
XXVII, Inferno XXVIII, Inferno
XXIX, Inferno XXX, Inferno
XXXI, Inferno XXXII, Inferno
XXXIII, Inferno XXXIV
Purgatorio I, Purgatorio II, Purgatorio
III, Purgatorio IV, Purgatorio V, Purgatorio
VI, Purgatorio VII, Purgatorio
VIII, Purgatorio IX, Purgatorio
X, Purgatorio XI, Purgatorio
XII, Purgatorio XIII, Purgatorio
XIV, Purgatorio XV, Purgatorio
XVI, Purgatorio XVII, Purgatorio
XVIII, Purgatorio XIX, Purgatorio
XX, Purgatorio XXI, Purgatorio
XXII, Purgatorio XXIII, Purgatorio
XXIV, Purgatorio XXV, Purgatorio
XXVI, Purgatorio XXVII, Purgatorio
XXVIII, Purgatorio
XXIX, Purgatorio XXX, Purgatorio XXXI, Purgatorio XXXII, Purgatorio XXXIII
Paradiso I, Paradiso II, Paradiso III, Paradiso IV, Paradiso V,
Paradiso VI, Paradiso VII, Paradiso VIII, Paradiso IX, Paradiso X, Paradiso XI, Paradiso XII, Paradiso XIII, Paradiso XIV, Paradiso XV, Paradiso XVI, Paradiso XVII, Paradiso XVIII, Paradiso XIX, Paradiso XX, Paradiso XXI, Paradiso XXII, Paradiso XXIII, Paradiso XXIV, Paradiso XXV, Paradiso XXVI, Paradiso XXVII, Paradiso XXVIII, Paradiso XXIX, Paradiso XXX, Paradiso XXXI, Paradiso XXXII, Paradiso XXXIII
'Dante vivo', 1997-2022 © Julia Bolton Holloway, Carlo Poli, Società Dantesca Italiana, Federico Bardazzi, Ensemble San Felice