'Dante vivo', 1997-2022 © Julia
Bolton Holloway, Carlo Poli, Società Dantesca Italiana,
Federico Bardazzi, Ensemble San Felice, Richard Holloway, Akita
Noek
Call
up/Cliccare su
Paradiso
I.mp3 Reader/Lettore, Carlo Poli ♫
Call up/Cliccare su Paradiso
Lettore, Giorgio Albertazzi♫
Temple Classics, reading in
English♫
Paradiso Terrestre
DANTE ALIGHIERI
a gloria di
colui che tutto move
per l'universo penetra, e risplende
in una parte più e meno altrove.
4 Nel ciel
che più de la sua luce prende
fu' io, e vidi cose che ridire
né sa né può chi di là sù discende;
7 perché
appressando sé al suo disire,
nostro intelletto si profonda tanto,
che dietro la memoria non può ire.
10 Veramente
quant' io del regno santo
ne la mia mente potei far tesoro,
sarà ora materia del mio canto.
13 O buono
Appollo, a l'ultimo lavoro
fammi del tuo valor sì fatto vaso,
come dimandi a dar l'amato alloro.
16 Infino a qui
l'un giogo di Parnaso
assai mi fu; ma or con amendue
m'è uopo intrar ne l'aringo rimaso.
19 Entra nel
petto mio, e spira tue
sì come quando Marsïa traesti
de la vagina de le membra sue.
22 O divina
virtù, se mi ti presti
tanto che l'ombra del beato regno
segnata nel mio capo io manifesti,
25 vedra'mi al
piè del tuo diletto legno
venire, e coronarmi de le foglie
che la materia e tu mi farai degno.
28 Sì rade
volte, padre, se ne coglie
per trïunfare o cesare o poeta,
colpa e vergogna de l'umane voglie,
31 che parturir
letizia in su la lieta
delfica deïtà dovria la fronda
peneia, quando alcun di sé asseta.
34 Poca favilla
gran fiamma seconda:
forse di retro a me con miglior voci
si pregherà perché Cirra risponda.
37 Surge ai
mortali per diverse foci
Luna
la lucerna del mondo; ma da quella
che quattro cerchi giugne con tre croci,
40 con miglior
corso e con migliore stella
esce congiunta, e la mondana cera
più a suo modo tempera e suggella.
43 Fatto avea
di là mane e di qua sera
tal foce, e quasi tutto era là bianco
quello emisperio, e l'altra parte nera,
45 quando
Beatrice in sul sinistro fianco
vidi rivolta e riguardar nel sole:
aguglia sì non li s'affisse unquanco.
49 E sì come
secondo raggio suole
uscir del primo e risalire in suso,
pur come pelegrin che tornar vuole,
52 così de
l'atto suo, per li occhi infuso
ne l'imagine mia, il mio si fece,
e fissi li occhi al sole oltre nostr' uso.
55 Molto è licito
là, che qui non lece
a le nostre virtù, mercé del loco
fatto per proprio de l'umana spece.
58 Io nol
soffersi molto, né sì poco,
ch'io nol vedessi sfavillar dintorno,
com' ferro che bogliente esce del foco;
61 e di sùbito
parve giorno a giorno
essere aggiunto, come quei che puote
avesse il ciel d'un altro sole addorno.
64 Beatrice
tutta ne l'etterne rote
fissa con li occhi stava; e io in lei
le luci fissi, di là sù rimote.
67 Nel suo
aspetto tal dentro mi fei,
qual si fé Glauco nel gustar de l'erba
che 'l fé consorto in mar de li altri dèi.
70 Trasumanar
significar per verba
non si poria; però l'essemplo basti
a cui esperïenza grazia serba.
73 S'i' era sol
di me quel che creasti
novellamente, amor che 'l ciel governi,
tu 'l sai, che col tuo lume mi levasti.
76 Quando la
rota che tu sempiterni
desiderato, a sé mi fece atteso
con l'armonia che temperi e discerni,
79 parvemi
tanto allor del cielo acceso
de la fiamma del sol, che pioggia o fiume
lago non fece alcun tanto disteso.
82 La novità
del suono e 'l grande lume
di lor cagion m'accesero un disio
mai non sentito di cotanto acume.
85 Ond' ella,
che vedea me sì com' io,
a quïetarmi l'animo commosso,
pria ch'io a dimandar, la bocca aprio
88 e cominciò:
«Tu stesso ti fai grosso
col falso imaginar, sì che non vedi
ciò che vedresti se l'avessi scosso.
91 Tu non se' in
terra, sì come tu credi;
ma folgore, fuggendo il proprio sito,
non corse come tu ch'ad esso riedi».
94 S'io fui del
primo dubbio disvestito
per le sorrise parolette brevi,
dentro ad un nuovo più fu' inretito
97 e dissi: «Già
contento requïevi
di grande ammirazion; ma ora ammiro
com' io trascenda questi corpi levi».
100 Ond' ella,
appresso d'un pïo sospiro,
li occhi drizzò ver' me con quel sembiante
che madre fa sovra figlio deliro,
103 e cominciò:
«Le cose tutte quante
hanno ordine tra loro, e questo è forma
che l'universo a Dio fa simigliante.
106 Qui veggion
l'alte creature l'orma
de l'etterno valore, il qual è fine
al quale è fatta la toccata norma.
109 Ne l'ordine
ch'io dico sono accline
tutte nature, per diverse sorti,
più al principio loro e men vicine;
112 onde si
muovono a diversi porti
per lo gran mar de l'essere, e ciascuna
con istinto a lei dato che la porti.
115 Questi ne
porta il foco inver' la luna;
questi ne' cor mortali è permotore;
questi la terra in sé stringe e aduna;
118 né pur le
creature che son fore
d'intelligenza quest' arco saetta,
ma quelle c'hanno intelletto e amore.
121 La
provedenza, che cotanto assetta,
del suo lume fa 'l ciel sempre quïeto
nel qual si volge quel c'ha maggior fretta;
124 e ora lì,
come a sito decreto,
cen porta la virtù di quella corda
che ciò che scocca drizza in segno lieto.
127 Vero è che,
come forma non s'accorda
molte fïate a l'intenzion de l'arte,
perch' a risponder la materia è sorda,
130 così da
questo corso si diparte
talor la creatura, c'ha podere
di piegar, così pinta, in altra parte;
133 e sì come
veder si può cadere
foco di nube, sì l'impeto primo
l'atterra torto da falso piacere.
136 Non dei più
ammirar, se bene stimo,
lo tuo salir, se non come d'un rivo
se d'alto monte scende giuso ad imo.
139 Maraviglia
sarebbe in te se, privo
d'impedimento, giù ti fossi assiso,
com' a terra quïete in foco vivo».
142 Quinci
rivolse inver' lo cielo il viso.
Londra, British Library, Yates Thompson 36, fol. 130
Dorothy Sayers'
diagrams to Paradiso:
'DANTE VIVO'- LA COMMEDIA DI DANTE ALIGHIERI (Testo, file
audio, musica, immagini dei manoscritti):
Inferno I, Inferno II, Inferno
III, Inferno IV, Inferno V, Inferno
VI, Inferno VII, Inferno VIII, Inferno
IX, Inferno X, Inferno XI, Inferno
XII, Inferno XIII, Inferno XIV, Inferno
XV, Inferno XVI, Inferno
XVII, Inferno XVIII, Inferno
XIX, Inferno XX,
Inferno
XXI, Inferno XXII, Inferno
XXIII, Inferno XXIV, Inferno
XXV, Inferno XXVI, Inferno
XXVII, Inferno XXVIII, Inferno
XXIX, Inferno XXX, Inferno
XXXI, Inferno XXXII, Inferno
XXXIII, Inferno XXXIV
Purgatorio I, Purgatorio II, Purgatorio
III, Purgatorio IV, Purgatorio V, Purgatorio
VI, Purgatorio VII, Purgatorio
VIII, Purgatorio IX, Purgatorio
X, Purgatorio XI, Purgatorio
XII, Purgatorio XIII, Purgatorio
XIV, Purgatorio XV, Purgatorio
XVI, Purgatorio XVII, Purgatorio
XVIII, Purgatorio XIX, Purgatorio
XX, Purgatorio XXI, Purgatorio
XXII, Purgatorio XXIII, Purgatorio
XXIV, Purgatorio XXV, Purgatorio
XXVI, Purgatorio XXVII, Purgatorio
XXVIII, Purgatorio
XXIX, Purgatorio XXX, Purgatorio XXXI, Purgatorio XXXII, Purgatorio XXXIII
Paradiso I, Paradiso II, Paradiso III, Paradiso IV, Paradiso V,
Paradiso VI, Paradiso VII, Paradiso VIII, Paradiso IX, Paradiso X, Paradiso XI, Paradiso XII, Paradiso XIII, Paradiso XIV, Paradiso XV, Paradiso XVI, Paradiso XVII, Paradiso XVIII, Paradiso XIX, Paradiso XX, Paradiso XXI, Paradiso XXII, Paradiso XXIII, Paradiso XXIV, Paradiso XXV, Paradiso XXVI, Paradiso XXVII, Paradiso XXVIII, Paradiso XXIX, Paradiso XXX, Paradiso XXXI, Paradiso XXXII, Paradiso XXXIII
'Dante vivo', 1997-2022 © Julia Bolton Holloway, Carlo Poli, Società Dantesca Italiana, Federico Bardazzi, Ensemble San Felice