Casa Guidi (1), da George
Mignaty, 1861
AUDIO FILES IN
INGLESE DELLA FIRENZE DI ELIZABETH
BARRETT BROWNING
♫
CASA GUIDI
WINDOWS,
♫
AURORA LEIGH &
POLITICAL POEMS
to accompany Elizabeth
Barrett Browning's Florence and Map of
Florence.
PREFAZIONE
Elizabeth Barrett Moulton Barrett invalida per una
tubercolosi infantile e già poeta di successo, a quarant'anni
d'età compie la fuga con Robert Browning, con al seguito la
cameriera, Lily Wilson, e lo spaniel
Flush. Diretti a Firenze - passando per Parigi, Valchiusa e
Pisa nel settembre 1846 - vi giungono nell'aprile del 1847.
In luglio visitano Vallombrosa, e al ritorno scoprono
Casa Guidi in Via Maggio (1), che diviene
la loro dimora per il resto della vita matrimoniale. Presto
incontrano Hiram Powers, grande scultore americano, e subito
dopo la scultrice francese Félicie de Fauveau. Anni dopo,
Virginia Woolf descriva la
biografia di EBB fra il suo cane Flush e la sorella
Vanessa Bell l'ha illustrata:
#16
6
6
Elizabeth stringe amicizia anche con Margaret
Fuller, il presunto consorte e il loro bambino, i quali, dopo
essere fuggiti dal disastro della Repubblica Romana di
Mazzini, giungono a Firenze nell'aprile del 1850 poco prima
della morte, avvenuta il 19 luglio dello stesso anno per
l'affondamento dell'Elizabeth al largo di Fire Island.
Elizabeth si ispirerà a lei per il carattere di Aurora nel suo
poema Aurora Leigh. Tra i loro amici americani sono da
ricordare Harriet Beecher Stowe, autrice di Uncle Tom's
Cabin, romanzo contro la schiavitù in America, e tra gli
altri, gli Hawthorne, la giovane Kate Field, giornalista dell'Atlantic
Monthly, la scultrice Harriet Hosmer.
Tra gli amici inglesi annoveravano Walter Savage Landor, di cui alla fine si prenderanno cura negli anni della sua demenzia senile - Elizabeth parla della sua barba come della 'più bella barba mai vista, tutta un bianco bioccolo di spumeggiante bellezza' - Seymour Kirkup che nella Cappella della Maddalena del Bargello (7) scoprì un ritratto di Dante attribuito a Giotto; John Ruskin, autore di Mornings in Florence; il fratello di Tennyson, Frederick Tennyson; Robert Lytton, che divenne Vicerè d'India; e - alla lontana - i Trollope. Elizabeth escluse, però, dalla sua cerchia George Eliot quando giunse in Italia per compiere il lavoro di ricerca sull'epoca di Savonarola per il romanzo Romola.
Sulla mensola in marmo del caminetto di Casa Guidi Elizabeth pose le due incisioni tratte da A New Spirit of the Age di Hengist Horne. Inferma, segregata nella sua stanza di Wimpole Streeet, collaborò all'edizione del volume. Le due incisioni sono quelle di Lord Tennyson, Poeta laureato, e di Robert Browning, autore del Paracelsus. Nel suo poemetto Lady Geraldine's Courtship del 1844, e prima di incontrare i due poeti, aveva scherzosamente fatto a entrambi proposta di matrimonio nel punto in cui parla della sua eroina che legge con il suo amante eroe de:
A queste immagini si sarebbero aggiunte sulla mensola del caminetto in Casa Guidi (1) lo schizzo di Dante Gabriel Rossetti, che raffigura Tennyson intento a leggere 'Maud'. Elizabeth scrisse intorno a questo episodio nell'ottobre del 1855.
Robert, nel frattempo, arredò la grande stanza nella quale Elizabeth scriveva (che ella soleva dire pareva 'la stanza tratta da un romanzo') con pezzi d'antiquariato, quadri, il grande specchio dalla cornice dorata. Molti dei pezzi provenivano da monasteri soppressi, e furono da lui acquistati in San Lorenzo (13) dove, un giorno, trova anche 'The Old Yellow Book', cronaca del processo di un uomo per l'omicidio della propria moglie.
La visita a
Vallombrosa seguirono i soggiorni a Bagni di Lucca, dove, un
mattino del 1849, Elizabeth timidamente donò a Robert i
sonetti sul loro amore che anni prima ella scrisse nella sua
stanza da invalida in Wimpole Streeet. Robert prontamente
pubblicò i sonetti come Sonnets from the Portuguese.
Fu qui, in Casa
Guidi (1), il 9
marzo 1849, che nacque il figlio Pen Browning, di cui
Elizabeth scriverà sia in Casa Guidi Windows II sia in
Aurora Leigh. Da qui il 12 aprile 1848 Elizabeth potè
assistere al ritorno del Granduca con l'esercito austriaco che
di lì a poco avrebbe tiranneggiato il popolo fiorentino, anche
proibendo il vessillo rosso, bianco e verde - i colori della
veste di Beatrice nel Purgatorio. Elizabeth come atto
provocatorio arredò il suo salone con tende bianche e rosse,
contro lo sfondo verde delle pareti. Ella soleva scrivere
nella bassa sedia a sdraio che vediamo nel dipinto di George
Mignaty, infilando i fogli tra i cuscini quando giungevano
visitatori. In questa casa, nella camera da letto, il 29
giugno 1861, Elizabeth Barrett Browning muore. Dopo la sua
morte Robert Browning taglia i riccioli di Pen e fa ritorno
assieme a lui in Inghilterra dopo aver commissionato a George
Mignaty un dipinto della stanza dove Elizabeth aveva scritto
molte delle sue lettere e delle sue più importanti poesie.
Quando sono stata Custode a Casa Guidi nel 1988 abbiamo
trovato che le mure della sala d'ingresso erano affrescati
nell Settecento con corone d'alloro e chiavi greci che ho
schizzato in aquerelle.. Dopo queste mure erano
imbianchate.
Sophia Peabody Hawthorne così descrive Casa Guidi (1):
Benché appartenesse ad una famiglia che in Giamaica trasse la sua ricchezza dagli schiavi, Elizabeth odiò ogni forma di schiavitù e oppressione, e si servì della sua poesia per scrivere contro lo sfruttamento dei bambini e delle donne, per la libertà delle nazioni - della Grecia, così come dell'Italia, a quel tempo asservite all'Impero austriaco, agli spagnoli, ai francesi, al Papa. Dalle finestre di Casa Guidi potè vedere sfilare l'esercito austriaco. In quanto donna fu esclusa dal Gabinetto Vieusseux. Non le era concesso leggere giornali e romanzi, libertà di cui godettero il marito e Dostoevskij. Scherzando affermava che lì i periodici erano custoditi dai draghi del luogo come i pomi d'oro delle Esperidi. Non visse tanto a lungo da vedere la liberazione di Roma e dell'Italia. Sostenitrice della causa del Risorgimento italiano in suo omaggio fu posta la lapide commemorativa sulla facciata di Casa Guidi che recita in italiano: 'E fece del suo verso Aureo Anello fra Italia e Inghilterra. Leighton, allievo dell'Accademia di Belle Arti (14), disegnò nel 1861 il suo sepolcro nel Cimitero 'degli Inglesi' (16): sul sarcofago il rilievo di una lira inghirlandata su cui posano delle catene spezzate.
Ci saremmo aspettati da Robert Browning e Lord Leighton la scelta delle melagrane come altro motivo decorativo per la tomba di Elizabeth in Piazzale Donatello. Robert 'sposerà' la sua poesia a quella di Elizabeth in The Ring and the Book per mezzo dell'anello gigliato dei Castellani. Elizabeth legò strettamente la sua poesia a quella di Robert 'ricamando' le melagrane del Sommo Sacerdote in Lady Geraldine's Courtship, nelle sue Lettere a lui, e, successivamente, in Aurora Leigh.
Sepolcro di Elizabeth Barrett Browning, Cimitero 'degli Inglesi'
a
Frederic Lord Leighton, autoritratti, giovinezza e
maturità, Galleria degli Uffizi (5)
Il sepolcro disegnato da Leighton reca incisi il cardo, la rosa, il trifoglio, a simboleggiare la Scozia, l'Inghilterra e l'Irlanda, il giglio fiorentino, l'alloro della corona del poeta, le tre lire della poesia. Sull'una posta in alto si adagiano catene spezzate e rose, ramoscelli d'ulivo sulle altre.
Anna Jameson, raffinata storica dell'arte, viaggiò con i Browning durante la loro luna di miele. Giunti a Pisa incontrano John Ruskin che stava lì realizzando i suoi schizzi. Il padre di Anna Jameson fu raffinato miniaturista su avorio dei dipinti custoditi a Windsor Castle. La figlia dai bellissimi capelli rossi e grande conoscitrice di quei dipinti ne scrisse nei suoi libri. Tra questi avremmo certamente ritrovato il dipinto di Johann Zoffany della Tribuna degli Uffizi (5) (si veda l'immagine sottostante). Tra gli amici dei Browning sono da ricordare il preraffellita Dante Gabriel Rossetti,
a
Robert Browning, Dante Gabriel
Rossetti
e Fanny, moglie di Holman Hunt, che trovò sepolturà accanto ad Elizabeth nel Cimitero 'degli Inglesi', il cui sarcofago fu scolpito dallo stesso Hunt. I Browning furono un importante anello di congiunzione tra l'Italia e i Preraffaelliti in Inghilterra. Furono inglesi in Italia.
Diversamente, il padre di Dante Gabriel Rossetti, esule italiano, insegnò Dante a Londra. Il figlio immaginò la Firenze che mai vide, con la veduta dell'Arno e dei ponti sullo sfondo, nel dipinto della prima giovinezza 'Dante che disegna figure d'angeli', la sua opera più autoreferenziale. La scena è tratta dalla Vita Nuova di Dante (4).
Dante che disegna figure
d'angeli, Ashmolean Museum
Un dipinto autoreferenziale affine a questo è quello di Frederic Leighton, pittore accademico anch'egli giovanissimo e allievo dell'Accademia di Belle Arti (14).
Madonna col Bambino, Cimabue
In Casa Guidi Windows I 334 [1848] Elizabeth in una nota sulla Madonna di Cimabue così scrive: 'A king stood bare before its sovran grace': il re Carlo d'Angiò, di passaggio a Firenze, ottenne da Cimabue di vedere il dipinto che osserviamo sopra quando era ancora nella sua 'bottega'. Il popolo si mise al seguito del visitatore reale, e, nella letizia e ammirazione condivisa, il quartiere dell'artista fu denominato 'Borgo Allegri'. Il dipinto fu portato in trionfo in chiesa, e ivi posto'. Al tempo di Elizabeth Barrett Browning il dipinto di Cimabue era ancora conservato in Santa Maria Novella (11). Ella narra così la storia che sarebbe poi stata raffigurata nel dipinto. E se ne rallegrava in una lettera del 13 maggio 1855 di quel dipinto di Frederick Leighton non ancora venticinquenne 'Processione della Madonna di Cimabue attraverso Borgo Allegri' acquisito dalla Regina Vittoria (8). (Guardando attentamente in alto, a destra della scena, possiamo scorgere San Miniato (3). Nel luglio-agosto di quell'anno Robert Browning presentò Frederic Leighton a John Ruskin.
Le lettere e le poesie di Elizabeth sono
permeate di Firenze, offrendoci, così per dire, una guida
all'arte fiorentina. Nelle sue lettere parla 'dell'Arno
dorato' al tramonto, 'freccia d'argento' che fende i palazzi (4), delle passeggiate con Robert fino alla
Loggia nelle serate rischiarate dalla luna per ammirare il
'Perseo' (6).
Oggi oramai spoglie, al tempo di Elizabeth le chiese fiorentine erano illuminate dalle fiammelle delle candele che pur ombreggiandone le pareti ne facevano brillare l'oro dei dipinti. Parte delle immagini prescelte per illustrare questo testo sono dell'acquarellista inglese, Colonel C. Goff, e rievocano quello che la stessa Elizabeth vide. Avevo appena abbozzato questo libro che è comparso un altissimo, giovane artista dello Yorkshire, James Rotherham, il cui portfolio includeva un disegno del Perseo di Cellini nella Loggia dei Lanzi (6). Una mattina dopo l'altra lo incontravo a messa alla Santissima Annunziata (15) a Firenze. Abbiamo assieme pensato come meglio illustrare la poesia di Elizabeth Barrett Browning su Firenze e la sua arte. Come secondo contributo James ha dipinto ' La Madonna dei sette dolori' della Santissima Annunziata. Tutti questi incontri sono avvenuti nel Cimitero degli Inglesi in Piazzale Donatello (17), dove Elizabeth Barrett Browning ha trovato sepoltura. Vicino al cimitero esiste ancora lo studio di Michele Gordigiani.
Nelle sue lettere Elizabeth diffusamente parlò anche di politica italiana ed europea, filtrandola con l'amore appassionato per la causa della libertà, divenendo per la sua nutrita cerchia di amici quasi una giornalista alla stregua di Jessie White Mario e Margaret Fuller. Cosa ancor più interessante dal momento che Elizabeth lamentava di non avere accesso, in quanto donna, al Gabinetto Vieusseux (sacro ad uomini quali Robert Browning e Fedor Dostoevskij). Le era, dunque, preclusa la possibilità di leggere riviste e romanzi, all'epoca sotto il controllo della censura da parte del Granduca. Le sue lettere e la sua poesia attestano la nascita e la liberazione di una nazione, di cui la sua Firenze per un brevissimo arco di tempo fu capitale.
Nelle pagine che seguono osserviamo che Elizabeth utilizza la forma italiana della terza rima per Casa Guidi Windows, la forma del sonetto per 'The Greek Slave' di Hiram Powers; il Blank verse inglese per Aurora Leigh, la forma della ballata per 'An August Voice' e The Runaway Slave at Pilgrim's Point'. Per la sua eulogia su Camillo Cavour ricorre all'ode pindarica classica, richiamando alla nostra memoria che nella Grecia antica Corinna fu incoronata d'alloro per i versi composti in quella forma. Questo libro è un'antologia e una guida. Un'antologia della poesia di Elizabeth Barrett Browning, e oggi, per noi, una guida storica della sua amata Firenze, 'Aureo anello tra Italia e Inghilterra'.
Il Giglio fiorentino di Lord
Leighton sul sepolcro di Elizabeth Barrett Browning
♫ LA FIRENZE NELLE
POESIA DI
ELIZABETH
BARRETT BROWNING I
CASA GUIDI WINDOWS
a
[I numeri ipertestuale indicano i luoghi che possono essere ritrovati sulla piantina. Aprire ambedue i file passando dall'uno all'altro. Casa Guidi (1) è aperta ai visitatori il lunedì, il mercoledì, e il venerdì dalle ore 15,00 alle 18,00, escluso il periodo invernale.Il Cimitero degli Inglesi (16) è aperto il lunedì: 9,00-12,00, e dal martedì al venerdì: orario estivo (ora legale), 15.00-18.00; orario invernale (ora solare), 14.00-17.00.]
AUDIO FILE OF
ELIZABETH BARRETT BROWNING'S FLORENCE, ♫
CASA GUIDI WINDOWS, to
accompany Elizabeth
Barrett Browning's Florence and Map of
Florence.
Pen Browning, figlio di Elizabeth, nato a Firenze
il 9 marzo 1849
LE FINESTRE DI CASA GUIDI I [1848]
I
Iersera ho udito un bambino che
sotto le finestre di Casa
Guidi (1), lungo la chiesa,
cantava 'Oh bella libertà,
O bella!' ripetendo
sempre le stesse parole, ed
egli ricercando le più acute note
concludevi che il salto di
tale agil uccello dal trespolo al cielo
certo avrebbe impresso di
tremito il verde del cespuglio tutto;
e il cuore dell'Italia avrebbe
palpitato,
laddove questa voce poteva libera innalzarsi serena
'Tra la chiesa e il palazzo di
una strada fiorentina!
Un bimbo anch'egli, poco prima
sorretto
dalle braccia della madre;
E ancor cantava Oh bella
libertà.
. . .
II
Non posso che meditare su questa sponda
dell'Arno dorato che
saettando
taglia il cuore di Firenze
sotto i quattro
curvi ponti (4), che simili ad archi
paiono tendersi,
e sussultare come la corrente
simile a freccia,
saetta ancora e
scorrendo fende il marmo,
E batte contro i muri dei
palazzi su le due sponde,
e di spuma copre gli sporgenti
cunei,
Che bellì! I monti da
lontano
nel silenzio tendono l'orecchio alla parola che segue
(Quale parola
proferiranno gli uomini?) qui ove Giotto eresse
il suo campanile (10), semplice supplica
al
Cielo, per le cose a un popolo
grande concesse.
Colonel Goff, Acquerello, anteriore al 1905
Qual è la Parola di Dio? La Notte e il Giorno,
l'Aurora
e il Crepuscolo dello scultore
in marmoreo disprezzo attendono,
. . .
Michelangelo, Aurora, Tombe dei Medici, San Lorenzo
A Firenze e nel
vasto mondo oltre i confini della sua Firenze,
ecco Michelangelo! Le sue
statue attendono
nella
piccola cappella dell'oscura San Lorenzo! (12)
Gli occhi del Giorno audaci e
appassionati
sul suo omero s'aprono a
fulminare d'orrore
l'oscurità, con pacati sguardi
andando incontro al fato
liberi oramai
dal marmoreo velo:
La Notte ha agitati sogni nel
suo sonno, l'Aurora
è
sconvolta come gli insonni, il Crepuscolo veste
una sorta di orrore: come se
lo scostato velo,
Tra l'anima
dell'artista e le opere, avesse queste lasciato eredi
di profondi pensieri, non
sgomenti e non adulatori,
di rabbie e
di disprezzi, di speranza e d'amore;
Non fu senza un
senso se volle porre
il Duca di
Urbino in alto sul trono
un'eterna ombra sul volto;
mentre le
tarde aurore e i crepuscoli lenti
respingono i mali della sua
lunga estenuante corsa,
che
più mai impedirà i passi degli uomini.
X
O entra, nelle tue passeggiate fiorentine,
nella
chiesa di Santa Maria Novella
(11). Oltrepassa
la gradinata di sinistra, ove
Machiavelli, ai tempi della peste
scorse una figura
dall'impassibile bel volto, come riflessa in uno specchio,
abbigliata per vincere la
paura della morte e dell'inferno,
il fruscio
delle sete nelle pause della messa,
per scacciare il pensiero del
marito,
che ai suoi piedi inerme cadde
allorquando abbandonò la casa -
La scalinata conduce su, ai
demoni di Dante
dell'Orgagna; ma, passando oltre,
sali tu la gradinata destra
dal fondo della navata,
per meditare
nella fioca luce in una piccola cappella
vicino alla Vergine di
Cimabue.
Colonel Goff, Acquerello, Santa Maria Novella
. . . .
Nel
suo splendore, nella sua magnificenza
dipinto di pregio nei tempi antichi:
Un re senza corona al cospetto
della sua sovrana grazia,
un
popol
riverente
che di mirar
la tela invoca e non il re;
infino il luogo
di
tal miracolo testimone, nell'orgoglio,
divenne Borgo Allegri (8) per
tal bel volto
. . .
. . .
Nella Loggia? Ove è posto
il divin Perseo di Cellini, bronzo - o oro -
(Cosa il vil metallo, quando
la statua lancia
la sua stessa anima nei tuoi occhi?) fronte e spada
superbamente quiete, come
tutte le cose pietrificate
dallo sguardo
della Gorgone, più impresse d'orrore
perché oramai morte? (6)
(6) Perseo di Benvenuto Cellini, Loggia dei Lanzi, disegno di James Rotherham
No, non ha il popolo implorato ali
dal Perseo nella Loggia, nè
invocato
un'ispirazione nel
luogo accanto,
da quel busto indistinto di Bruto (7), grezzo e solenne,
serrato marmo da
cui Buonarotti
appassionato cercò di trarre
la testa del più sublime
omicida di Roma,
dalla
mano lasciò poi cadere il vibrante scalpello,
dispera poter trovare un
modello
di
Bruto, in tutta Firenze . . .
(7) Michelangelo,
Busto di Bruto, Museo del Bargello
XXVIII
. . .
L'Inghilterra rivendica, con
la tromba della poesia,
Verona, Venezia, la terra di Ravenna
e più cara serba la Fiesole
del suo Milton
che non le colline di Malvern di Langland con le stelle in
fiore
XXIX
E insieme visitammo Vallombrosa (18),
il giugno scorso, amato compagno - ove sublimi
vivon i monti in sacre
famiglie,
E i
tardivi boschi di pini si inerpicano continui
Per metà dei loro fianchi, per
poco barcollano nell'impadronirsi di
Qualche
grigio dirupo - molte volte si ritirano,
E ciecamente giù si perdono
nel precipizio!
Quel giorno
di giugno i ruscelli di Vallombrosa
Da un denso strato ricoperti,
sino al ginocchio, dalle foglie morte dei faggi,
Come Milton li vide prima che
il suo cuoresi ammalasse
E gli occhi si offuscassero. .
. .
Oh cascate
e foreste! Suono e silenzio!
montagne brulle,
che
saltando di cima in cima, catturano le coltri
di purpurea e argentea bruma
per lacerarsi e fondersi le une con le altre,
ai guizzi elettrici di
vita nei raggi di sole, finché non osiamo
le vostre forme
fissare, il vostro numero conoscere! Pensar dobbiamo
la vostra
bellezza e gloria colmarono
la coppa dell'anima di Milton così fino all'orlo,
che egli non più ebbe sete
allorché il volere di Dio,
a suo giudizio, non spezzò
l'ultima catena
con cui dalla Natura sensibile
attinse
la fresca acqua viva. Di
questo pago di ciò, cantò ridente il paradiso di Adamo,
memore di Vallombrosa. Divino
è il luogo all'adulto e al bambino -
Amiamo noi
tutti l'Italia.
XXX
. . .
Le vedute che tu ed io dopo
mirammo
dal Bellosguardo toscano (17), completamente desti,
quando eravamo sul sacro
terreno erboso
dove Galileo, per scelta di
bellezza,
la notte osservava la terra e
il cielo.
CASA GUIDI WINDOWS II [1851]
XXV
Pen Browning
Il sole dalle finestre, batte sul pavimento (1):
Qui appare nel sole il mio
piccolo fiorentino,
Neanche
due anni ancora, e lasciati guardar più a lungo!
Alto il sole sui riccioli
d'ambra,
Più
luminoso splende che altrove. Or guardami,
fissa i tuoi
fieri occhi inglesi nei miei,
e
dalla tua anima, che va così incontro al futuro,
con immutato impavido sguardo,
insegnami a sperare ciò che
gli angeli conoscono
quando come te sorridono
radiosi.
XXX
Questa è scultura! Sì, anche noi viviamo! perché
non riversare
la nostra vita nei nostri marmi? Può l'arte
accoglier
altri dopo Angelo?' - (7,12,14)
Fotografia di Hiram
Powers di Longworth Powers. EEB ricorda gli occhi
scuri ed espressivi di Powers.
Lui, come lei, è sepolto nel Cimitero degli Inglesi
(16)
♫
LA
FIRENZE NELLA POESIA DI
ELIZABETH BARRETT BROWNING II
[I numeri ipertestuale indicano i luoghi che possono essere ritrovati sulla piantina. Aprire ambedue i file passando dall'uno all'altro. Casa Guidi (1) è aperta ai visitatori il lunedì, il mercoledì, e il venerdì dalle ore 15.00 alle 18.00, escluso il periodo invernale.Il Cimitero degli Inglesi (16) è aperto il lunedì: 9.00-12.00, e dal martedì al venerdì: orario estivo (ora legale), 15.00-18.00; orario invernale (ora solare), 14.00-17.00.]
AURORA LEIGH I [1856]
Mio padre era un austero inglese . . .
Sotto un cielo straniero,
nella grande piazza
Della Santissima
(15), un giorno venne
verso di lui
Piazza Santissima Annunziata
Un corteo con stendardi, croci, inni e fanciulle
Biancovelate, incoronate di
rose, reggenti a fatica
Mille pesanti candele che
fendevano la luminosa
Aria azzurra e lasciavano
sgocciolare cera bianca
Sulla via verso la chiesa,
dove andavano
A comunicarsi dal vescovo.
Colonel Goff, Prima Comunione, Fiesole
In memoria di lei volle questi
Versi in Santa Croce (8):
'Piangete, per una bimba
Troppo piccola, per saper
piangere quando
La morte si portò via sua
madre'. Versi che
Anche oggi rendono tristi i
volti delle mamme
Quando, coi rosei figlioletti
appesi alle sottane,
Passeggiano all'ombra del
chiostro per sfuggire
Al sole che incendia la
piazza.
Madonna dei sette dolori, Santissima Annunziata, Acquerello di James Rotherham (15)
O anche Lamia, nel lunare pallore
Primitivo, prima di farsi
grinzosa e inacidita, giù
Nella sporcizia, a contorcersi
e tremare. Oppure
Mia madre, che con l'ultimo
suo bacio lasciò
L'ultimo sorriso sulla bocca
della sua piccina,
Offertale sul letto da suo
padre! O anche
La mia defunta madre, sotto
terra a Firenze, senza
Sorrisi e baci (8,16).
VI
Marian e Aurora contemplano il bambino che dorme, il bimbo è insieme 'Penini' di Elizabeth e 'Angelo' di Margaret Fuller.Sandro Botticelli, Madonna della Melagrana, particolare del Bambino con la melagrana
Tutto lì.
Marian ed io, là, da sole.
Da
sole?
Lei
si levò
La cuffia, poi, sospirando
come se quello fosse
Il suo ultimo sospiro, si
avvicinò al letto, scostò
Uno scialle: non si sarebbe
potuto agire con più
Cautela nello sbucciare un
frutto temendo
Di ammaccarlo, nemmeno fosse
stata la più rossa
Melagrana.
Là,
giaceva
una
creatura
Di circa un anno, calda e
umida di vita nelle fossette,
Nell'attaccatura dei deliziosi
riccioli che aureolavano
Il visetto.
Bellosguardo in un'incisione
. . .Trovai casa a Firenze, sul colle di
Bellosguardo (17):
Una torre con duplice vista
sulla vallata dell'Arno (4),
(Che regge come una vasta mano
tutta Firenze),
Verso Fiesole, Monte Morello e
col tramonto
Proprio di fronte, sui monti
di Vallombrosa che
La luce inonda e colma come
cristalline coppe
Rosseggianti poiché rosso è il
vino. Il sole
Non potrebbe mai nascere o
morire, senza essere
Scorto dagli abitanti della
villa: l'alba e il tramonto
Splendono davanti a noi in uno
spazio puro e
Sconfinato, quasi una pausa
del cielo con meno colore
E più luce, resa più intensa
dalle bianche vesti
Degli angeli che stanno
dinanzi a Dio. Dal muro
Di cinta del giardino scende
il mistico e argenteo
Ondeggiare degli ulivi (fra le
verdi interruzioni
Del mais e delle viti), fino a
quando la linea scura
Dei cipressi che costeggiano
la strada per Firenze
Non lo accoglie per portarselo
via.
Bella, la città giace
nell'ampia valle:
Cattedrale, torre, palazzo,
piazza, strade. Il fiume
Scorre nel mezzo, come una
scintillante fune, e
Liberamente si svolge e
avvolge davanti e dietro
Le distese delle terre, con
ville e fattorie sparse sui pendii.
aaa
Canova, Cupido e Psiche, Louvre (5) Amore e Psiche, Uffizi
Il giorno era torrido; l'aria scaldava quanto il
sole,
Per cui tenevamo chiuse le
finestre. Le persiane,
Accostate, gettevano ombre
segmentate sui pavimenti
Della villa, ne tratteggiavano
l'atmosfera dorata
Con linee dritte e immobili,
sui quadri appesi alle
Pareti, sulle statuette poste
sulla consolle (Amore e
Psiche, uniti dal bacio
nell'unico marmo); sul basso
Divano dov'ero distesa, sul
tavolino accanto, sul vaso
Coi gigli che Marian aveva
colto la sera precendente.
. . .
Qui Elizabeth descrive Casa Guidi piuttosto che Bellosguardo, e, immaginando la statua sulla consolle, ella ricorda la sua traduzione di Apuleio, Le Metamorfosi IV. Dipinto di Casa Guidi di Giorgio Mignaty commissionato da Robert Browning alla morte di EBB. (1)
Ella ha fatto sua la statua di Cupido e Psiche della Tribuna degli Uffizi, che qui osserviamo a sinistra ne 'La Tribuna degli Uffizi' (1772-78) di Johann Zoffany. (5)
. . . Un giorno però, nella chiesa della
Santissima (15),
Scorsi un tale che conoscevo,
sir Blaise Delorme.
Di certo mi riconobbe, ma si
segnò rapidamente
Come se qualche idea lo stesse
tormentando
Accennò a un mezzo inchino, ma
proprio solo mezzo
E solo alla mia ombra, difatti
ero sgusciata via
Veloce, rasente il basamento
di porfido, lasciandolo
Al suo dubbio: ero, o non ero
io?
. . .
Ad ogni modo, per ora era in
salvo, ed io con lui.
La sua attenzione fu subito
assorbita dagli angeli
D'argento sull'altare.
Incisione, Il miracolo della ragazza cieca che riacquista la vista alla Santissima Annunziata.
VIII
Gradualmente le ombre rossastre e trasparenti
Dopo aver colmato le valli
fino all'orlo, avevano
Inondato la città, che
sembrava annegare
In un mare incantato . . .
La
campana
del
Duomo (9,10)
Battè le dieci tanto
profondamente che sembrò
Avesse battuto dieci colpi
dall'abisso, e
Cinquanta chiese risposero con
cinquanta diversi
Suoni. Qualche lampione
a gas brillò tremulo, qua e là
Per le vie e le piazze: la
facciata di Palazzo Pitti
Pareva tutta in fiamme (2);
Colonel Goff, Santa Maria
Novella
. . . quindi, dopo i moli, (11)
Santa Maria Novella, nella cui
piazza i mistici
Obelischi piramidali, si
ergono sorretti dalle quattro
Tartarughe d'ottone a custodia
della bella chiesa
La Sposa del Buonarroti,
che ti fissa coi suoi grandi
E ciechi occhi-orologio, il
quadrante e le meridiane
Armillari, scurite
dall'alternarsi del sole e della luna,
. . .
IX
Elizabeth conclude Aurora Leigh immaginando la Firenze di allora, con le sue dodici porte, come la Gerusalemme celeste, dell'Apocalisse, mentre Aurora e Romney (ora cieco) la contemplano da Bellosguardo (17).
Da POESIE PER IL CONGRESSO [1860]
UNA VOCE AUGUSTA
Riprenderete il vostro Granduca?
Su
questo ho redatto il trattato
Un leggero
rimprovero solo;
scriva
Dall'Ongaro
un
sonetto per lui;
con prudenza
esprima Ricasoli
il
bisogno della costituzione:
Il Granduca giurerà ancora su
questa,
tramite
un 'facile epilogo'.
Richiamerete il Granduca.
. . .
Riprenderete il vostro Granduca?
Non è
affatto innocente.
questo giurò
(Nelle
burrascose vicende del '48)
'avrebbe saldo
fissato il vostro vessillo al suo albero',
Poi
furtivo
affondò
il legno
speranza di fuga
infine
. . . .
Riprenderete il vostro Granduca?
Tante
le cose cui obiettare,
ingannò, tradì,
abbandonò,
per
vostra difesa fece appello poi al nemico
impose tasse sui vini, sulle
carni
negli otto anni di
sollazzo
dei tamburi austriaci per le
vie -
Ricordate
certo l'ultima volta che
richiamaste il
vostro Granduca!
. . . .
Discernere puoi l'amore per il
suo lignaggio
dall'odio
per
il
vessillo vostro e per me -
un impeto di furia gli si
dipinse in volto
alla vista dei Tre.
Voi richiamerete
il Granduca.
Riprenderete il vostro Granduca?
'Fu
debolezza la fuga da Palazzo Pitti (2);
quanto poco
trepidò meditate
al
pensiero di colpire la vostra città!
. . . .
Voi richiamerete
il Granduca.
a
Camillo Conte di Cavour, Michele Gordigiani
Da ULTIME POESIE [1862]
L'ENTRATA DI RE VITTORIO EMANUELE A FIRENZE, APRILE 1860
Re di noi tutti, a te elevammo il nostro grido, ti
implorammo,
dalle
bestie
impure
calpestati,
Trascinati
dai
carri,
nell'avanzare infliggendo onta:
La polvere del nostro tormento
da ogni dove
a te
sale, la tua anima regale oscurando.
Sii
tu
testimone,
Cavour,
della mestizia del Re per il
popolo schiavo,
Il
Re
di
noi tutti!
. . . .
E' il natale della nostra bella Italia;
anime elevate, sian molte o poche,
portano il dono, le augurano il bene,
E dona ora il Cielo, in questo
giorno di sole,
alla rigenerata terra, il nobile re:
Sii
tu
testimone,
Cavour!
Tuonate, bocche di cannone!
Proclamate,
Insediate
il
re
di noi tutti!
Austero attraversa la porta di Firenze,
e il viso forzando alla
calma
il cuore in lotta ingabbia quasi
ad annientarlo;
ad un solo fugace
abbandonarsi,
subito
egli scoppierebbe in appassionate lacrime -
(Sii
tu
testimone,
Cavour!)
Mentre continuo risuona il grido,
'Vivi, nostro re!'
. . . .
Fiori, fiori, dalla città del fiore!
Tali
gli
innocenti
ringraziamenti per un così puro atto!
che
la
letizia
liquefa in fiori,
la nazione lo inviti ad entrare in Palazzo
Pitti (2)
per sempre regnare
nella nostra Firenze.
Sii
tu
testimone
Cavour!
Egli siederà alto
ove strisciavano i rettili,
Il
Re
di
noi tutti.
. . . .
Harmondsworth: Penguin, 1995. In English
Florence: Le Lettere, 2022.
In italiano
Robert Browning, The Ring and
the Book
Virginia Woolf, Flush:
A Biography
Flush:
Una biografia, in italiano
[I numeri ipertestuali indicano i luoghi che possono essere ritrovati sulla piantina. Casa Guidi (1) è aperta ai visitatori il lunedì, il mercoledì, e il venerdì dalle ore 15.00 alle 18.00, escluso il periodo invernale.Il Cimitero degli Inglesi (16) è aperto il lunedì: 9.00-12.00, e dal martedì al venerdì: orario estivo (ora legale), 15.00-18.00; orario invernale (ora solare), 14.00-17.00.]
MAPS OF FLORENCE
Elizabeth Barrett Browning due volte descriva la
freccia argenta del fiume d'Arno (4).
In Casa Guidi Windows III
Posso solo meditare, speramzoso, sulla sponda
dell'Arno che riflessi dorati. che sfreccia attraverso il
cuore di Firenze, sotto i quattro ponti ricurvi che sembrano
tendersi come archi, vibrando, mentre la corrente profonda
del fiume sfrecciando, fende il marmosul suo cammino;
formando muri di palazzi da entrambi i lati, creando cornici
di schiuma in file luccicanti, curiosamente moltiplicando le
porte, le finestre e le distese delle terrazze e gli
osservatori affacciati, da cui, se una mano facesse cadere
da qualsiasi finestra, un fiore o un fazoletto, esso
cadrebbe senza dubbio nel fiume sottostante, tanto scorre
vicino e veloce tra muro e muro. Che bello!
And in Aurora Leigh VII.534-537:
Bella, la città giace nell'ampia valle.
Cattedrale, torre, palazzo, piazza, strade. Il fiume
Scorre nel mezzo, come una scintillante fune. e
Liberamente si svolge e avvolge davanti e dietro
Le distese delle terre, con ville e fattorie sparse dui
pendii.
Before the Risorgimento, Florence's walls and city gates, built first by Arnolfo di Cambio, then by Michelangelo, had enclosed her. This map shows Florence as it was in the earlier nineteenth century, from Augustus Hare's Florence:
Protestant Cemetery
Before 1877
IN STOCK
Oh Bella Libertà! Le Poesie di Elizabeth Barrett Browning. A cura di Rita Severi e Julia Bolton Holloway. Firenze: Le Lettere, 2022. 290 pp.
For other Florence guides/Per altre guide di Firenze: https://www.florin.ms/FlorenceGuides.html
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