FLORIN WEBSITE A WEBSITE ON FLORENCE © JULIA BOLTON HOLLOWAYAUREO ANELLO ASSOCIAZIONE, 1997-2024: ACADEMIA BESSARION || MEDIEVAL: BRUNETTO LATINO, DANTE ALIGHIERI, SWEET NEW STYLE: BRUNETTO LATINO, DANTE ALIGHIERI, & GEOFFREY CHAUCER || VICTORIAN: WHITE SILENCE: FLORENCE'S 'ENGLISH' CEMETERY || ELIZABETH BARRETT BROWNING || WALTER SAVAGE LANDOR || FRANCES TROLLOPE || ABOLITION OF SLAVERY || FLORENCE IN SEPIA  || CITY AND BOOK CONFERENCE PROCEEDINGS I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X  || MEDIATHECA 'FIORETTA MAZZEI' || EDITRICE AUREO ANELLO CATALOGUE || UMILTA WEBSITE ||  LINGUE/LANGUAGES: ITALIANO, ENGLISH || VITA
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CACCIA AL TESORO

MAPPANDO I SANTI DI FIRENZE




       

7 Santa Giuliana Falconieri 7 Maria Valtorta     7 David Maria Turoldo            7 Giovanni Vannucci                   7 Domenica del Paradiso


        

11  Borgo La Croce  11 Cesare Beccaria                       13 San Filippo Neri          16 San Giovanni Gualberti    19 Santa MariaMaddalena de' Pazzi

 

1 Andrea Del Sarto, San Giovanni Battista 1 & 21
Verrocchio, San Giovanni Battista, La Madonna, San
Donato di Fiesole


 

2 Santa Reparata 2 & 3 San Zenobio


2 & 3 Botticelli, Miracolo di San Zenobio

 

   

3 Sant’Ambrogio  3 San Lorenzo, Beato Angelico  3 Niccolò Stenone
battezzando Sant’Agostino


 

4 Santa Caterina da Siena 5 Santa Umilta



6 Fioretta Mazzei and Giorgio La Pira

 

6 Don Lorenzo Milani 6 Paolo Coccheri



7 Lippo Lippi, i Sette Santi,fondatori dei Servi


   

10 Maria Bagnese 10 Teresa del Bambino Gesù

   
21
Sant’Andrea Corsini  24 Santa Brigida di Svezia
  
                                                     
2
Michelangelo JBH


 Santi sono modelli per noi. Nel Medioevo il ‘discernimento degli spiriti’ era quello di chiedere se il compito di ciascuno fosse per la beneficenza per tutti o per l’autoesaltazione. Solo di recente la Santità ha richiesto prove mediche scientifiche. I Santi della Chiesa primitiva hanno dato le loro vite come martiri per sfida all’imperialismo romano e sono nominati nel Canone della Messa, il primo martire una schiava a Cartagine, “Felicita, Perpetua, Agata, Lucia, Agnese, Cecilia, Anastasia”, il Cristianesimo nella sua essenza era la 'Religione delle donne e degli schiavi, per il suo Vangelo di inclusione di tutti coloro che sono al di fuori delle gerarchie del potere maschile, si diffuse rapidamente in tutta Europa, raggiungendo persino l’Irlanda e l’Islanda. I Padri e le madri del deserto rifiutarono di partecipare al consumismo materiale, vivendo ecologicamente come eremiti in Egitto e altrove, cantando i salmi e sostentandosi intrecciando foglie di palma per farne cesti. Le loro storie sono state lette come leggende, fornendo modelli per i cristiani successivi, la parola ‘leggenda’ significa ciò che viene letto, da queste storie lette ai monaci dai monaci che cenano insieme in silenzio nei loro refettori monastici, come è ancora fatto a San Miniato 23. Una leggenda non è necessariamente vera ma la sua narrazione diletta e insegna come comportarsi per il bene di tutti. Questa mappatura dei Santi di Firenze includerà altri rispetto a quelli ufficialmente canonizzati e sanificati dalla gerarchia della Chiesa come Santi, per presentare anche coloro che si prendevano cura della città di Firenze e dei suoi poveri, che si curavano della Toscana, che si curavano dell’Europa, che si preoccupavano della pace nel mondo. Firenze è particolarmente ricca e santificata nella Comunione dei Santi, così tanti dei quali erano donne, Maria, Felicita, Reparata, Monica, Brigida d’Irlanda, Santa Giuliana Falconieri, Umiliana de' Cerchi, Monna Tessa, Beatrice Portinari, Umiltà da Faenza, Piccarda Donati, Brigida di Svezia, Caterina da Siena, Domenica del Paradiso, le pastorelle Ricoveri, Sarah Parker Remond, Teresa del Bambino Gesù, Maria Valtorta, Fioretta Mazzei, Amalia Ciardi DuPré. Una dedica della chiesa primitiva in Oltrarno è alla schiava martirizzata nell’arena di Cartagine mentre ancora allattava suo figlio, Santa Felicita 17. Il mondo greco ha elogiato la parresia (parrhesia), l’obbligo di dire la verità per il bene comune, a rischio personale. I santi sono come il granello di sabbia irritante attorno alla quale si forma la perla, Isak Dinesen dice 'Le perle sono come le favole dei poeti, un malanno trasformato in bellezza'. Tutti noi siamo chiamati ad essere santi arditi, per praticare la santa disobbedienza all’ingiustizia. E per ricordare, ogni santo aveva un passato, ogni peccatore, un futuro.

I due santi di Firenze, che sono i suoi attuali patroni, sono la Madonna e San Giovanni Battista, Maria che riparava la città sotto il suo grande manto, e Giovanni che ha rinunciato a tutti gli esoneri delle tasse della sua famiglia ed ai privilegi sacerdotali per vivere in austerità sul fiume Giordano e predicare profeticamente a prostitute e pubblicani. Giovanni è celebrato nel Battistero 1, Maria nel grande Duomo 2. Accanto al Duomo si trova la Misericordia, fondata settecento anni fa per prendersi cura dei malati, dei morenti e per seppellire i morti, in modo anonimo. Ancora oggi garantiscono il servizio delle ambulanze gratuite che si vedono accanto al Duomo. La cupola di Santa Maria del Fiore è modellata come il manto della Madonna, persino il suo seno, che dà riparo e nutre l’intera città. Il suo manto è anche mostrato nella Madonna della Misericordia del Bigallo, con le Sette Opere di Misericordia (1, Dar da mangiare agli affamati, 2. Dar da bere agli assetati, 3. Vestire gli ignudi, 4. Alloggiare i pellegrini, 5. Visitare gli infermi, 6. Visitare i carcerati, 7. Seppellire i morti), ricamate su di esso, e nella Madonna degli Innocenti 8, fondata dall’Arte della Seta, che dà riparo a tutti i bambini abbandonati, e dove viene loro insegnato un mestiere e data una dote. E' la Madonna dell’Ospedale di Santa Maria Nuova 9, fondato da Folco Portinari, padre della Beatrice di Dante, e Monna Tessa nutrice di Beatrice, che si curava dei malati e dei pellegrini, e persino la grande chiesa domenicana di Santa Maria Novella 4, al lato opposto della Stazione di Giovanni Michelucci, prende il suo nome da lei. Il suo affrescato Cappellone degli Spagnoli è il luogo in cui Caterina da Siena, che ha visitato Firenze diverse volte, cercando di fare la pace, è stata processata dall’inquisizione che la trovò Ortodossa. 

Il Battistero 1 è legato a San Miniato 22, entrambi tra le strutture più antiche di Firenze, il Battistero 1 si ritiene essere stato convertito da un tempio romano al dio pagano Marte, San Miniato 23, è il principe armeno che subì l’esecuzione in Piazza Beccaria 10, la cui leggenda può essere creata dal copto San Mina, e le storie benedettine dei miracoli di san Denis e sant’Alban, tutte le storie di santi che furono decapitati da pagani, che poi nuotavano attraverso i fiumi e portavano la testa nei loro luoghi di sepoltura a Montmartre e St Albans. Si può sorridere pensando a tali leggende. Le esecuzioni avvenivano in Piazza la Croce, ora chiamata Piazza Beccaria per il libro di Cesare Beccaria Dei delitti e delle pene, che condannava la pena di morte, portando la Toscana ad abolirla nel 1787. Camminando in Borgo La Croce sulla sinistra si vede un affresco di Gesù e Maria che si protendono verso i criminali condannati (noi), che andiamo verso la morte lungo quella strada, con misericordia. L’America ancora conserva la barbarica pena di morte. L’Arte di Calimala di Firenze, i suoi mercanti che trafficavano globalmente, ha adornato sia il Battistero che San Miniato con marmo e mosaici.

La Cattedrale di Firenze fu prima dedicata a Santa Reparata 2, che guidò gli eserciti cristiani alla vittoria, e a San Zenobio 2, un primo vescovo fiorentino il cui corpo, trasportato da San Lorenzo 3 al Duomo toccò un albero di olmo morto che subito rifiorì. Botticelli dipinse i miracoli di guarigione di San Zenobio e Giovanni Duprè e sua figlia, Amalia Duprè, li scolpirono su entrambi i lati dell’attuale porta del Duomo. La loro discendente è Amalia Ciardi Duprè che continua il loro lavoro scolpendo la Bibbia, i santi e altri soggetti.

Sant’Ambrogio, che compose il Canto ambrosiano per la liturgia di Milano e che convertì Sant’Agostino per le preghiere di sua madre, Santa Monica, venne qui e fondò la chiesa dedicata a San Lorenzo 3, il primo martire della chiesa che fu bruciato vivo su una graticola. Successivamente il medico danese, geologo e teologo, Niccolò Stenone, sarebbe stato associato con la chiesa di San Lorenzo. Un’altra chiesa prende il nome da Sant’Ambrogio dove c’è il mercato, mentre l’agostiniano Santo Spirito 18 nell’Oltrarno celebra Santa Monica e Agostino. È qui che Martin Lutero, prima frate agostiniano, predicò prima di andare a Roma e perdere la fede nella Chiesa Cattolica.

Giovanni Villani ci narra che Firenze era in gran parte pagana, i cristiani si nascondevano nelle campagne, nelle grotte in montagna.  La Roma cristiana era crollata a causa dei suoi ponti e degli acquedotti distrutti, dal cucinare con il piombo, e a causa delle invasioni e divenne dotta per i monaci irlandesi che restaurarono l’Europa alla Cristianità, i quali partirono come pellegrini da quell’isola lontana. San Frediano 19 che venne a Firenze e Lucca, San Donato 21, pellegrino dall’Irlanda che venne eletto Vescovo di Fiesole 21, che compose un poema su Santa Brigida d’Irlanda che appende ad asciugare il suo mantello inzuppato di pioggia su un raggio di sole, essendo l’irlandese sant’Andrea il suo Arcidiacono a San Martino a Mensola 22, che poi visse come eremita al Sasso 25. Sua sorella, un’altra Brigida ha vissuto in una grotta sotto la chiesa di Santa Brigida 25, tutti loro insegnando al popolo la Bibbia. Come in seguito la Madonna apparve al Sasso 25 a due pastorelle, le pastorelle Ricoveri, il 2 luglio 1484, e che dice ai fiorentini di studiare la Bibbia, e poi quando le pastorelle non furono credute apparve anche agli adulti. Un vescovo rinascimentale della famiglia Corsini era un altro Andrea che morì nel 1374.

Un’altra montagna su in alto, Montesenario, qui la Madonna apparve a sette giovani figli di ricchi mercanti che rinunciarono a tutto per essere Servi di Santa Maria, la nipote di uno di loro, Santa Giuliana Falconieri, fondò il Terzo Ordine de Serviti, di cui io faccio parte. La loro chiesa a Firenze è la Santissima Annunziata 7 dei Sette Santi, San Filippo Benizi e Santa Giuliana Falconieri, con il suo miracolo dell’affresco dell’Angelo e Maria all’Annunciazione, la leggenda essendo che il dipinto fu finito da un angelo. Il suo pavimento in marmo all’entrata dice in latino, copiando le parole nella Bibbia per il pavimento del Tempio di Salomone a Gerusalemme, che Robertus Pucci lo adornò con pietra pregevole e lo diede al popolo di Firenze. In questa stessa bella piazza si trova l’Ospedale degli Innocenti 8, fondato per la cura degli orfani, i bambini di Firenze indesiderati nelle loro famiglie a causa della povertà e dello scandalo.

Durante il XIII secolo San Domenico fondò l’Ordine domenicano e San Francesco l’Ordine francescano. I Domenicani edificarono Santa Maria Novella 4 e più tardi San Marco 6, che sarebbe stata decorata dal Beato Angelico, dove Savonarola divenne Priore, dichiarando che re di Firenze fosse Gesù, non i principi Medici, e dove il sindaco santo di Firenze, Giorgio La Pira, avrebbe vissuto.

Allo stesso tempo di Dante, Santa Umilta, dopo la morte dei suoi figli, persuase suo marito a diventare monaco e lei una monaca nel  Convento di Santa Perpetua a Faenza, convento che poi lasciò per diventare un’eremita, guarendo una gamba incancrenita di un monaco di Vallombrosa, successivamente con le sue monache venne a Firenze dove si mise al lavoro per edificare la sua chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista, che il Duca Alessandro dei Medici butterà giù per costruire la sua Fortezza da Basso 5. La sua vita e i suoi miracoli sono stati dipinti nel polittico di Pietro Lorenzetti e la sua statura scolpita dall’Orcagna, i pannelli del polittico sono ora agli Uffizi e a Berlino, la statua è a San Salvi, il suo corpo a Bagno a Ripoli.

I francescani si sono suddivisi in Spirituali, votati alla povertà del Vangelo, e Conventuali. I Conventuali edificarono la vasta Santa Croce 11, i Spirituali Peter John Olivi e Ubertino da Casal protestarono e lasciarono per favorire un forte movimento laico con le Compagnie dei Laudesi come quella che costruì Orsanmichele 15, il grande granaio per nutrire persino il nemico in tempo di carestia, e a cui Brunetto Latino, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Francesco da Barberino appartenevano. Tutte le gilde laiche hanno partecipato per adornare questa struttura con la Madonna di Bernardo Daddi nel tabernacolo dell’Orcagna, con affreschi, vetrate colorate, e statue di santi (santo dopo santo), e dove tanti furono i miracoli (miracolo dopo miracolo), come anche accadeva alla Santissima Annunziata 7. I Domenicani 4 e i Francescani 12 gelosi di questo, ci dicono Villani e Guido Cavalcanti.   

Sant’Agnese, sorella di Santa Chiara, fondò il monastero delle Clarisse a Monticelli 23, e custodì il saio di San Francesco lì. Piccarda Donati, parente di Dante con il matrimonio, sarebbe stata portata via da quel convento dal criminale e violento fratello, Corso Donati.

Santa Birgitta di Svezia, la madre di otto figli, che profetizzava a Papi e Imperatori, portandoli insieme a Roma, a Napoli ebbe una visione dell’anima del morente Acciaiuoli solo salvata dalla dannazione eterna per i suoi peccati all’ultimo momento per i Certosini che pregavano insieme ai Domenicani Amici di Dio  e altri sotto il Manto della Misericordia della Madonna alla Certosa 24 al Galluzzo che egli aveva fondato. Il convento brigidino del Paradiso sarebbe stato fondato dalla famiglia Alberti a Bagno a Ripoli, e la figlia del loro giardiniere, Domenica del Paradiso, avrebbe vissuto una vita santa con miracoli e scritti in Via Laura nei pressi della Santissima Annunziata 7.  

Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, una monaca carmelitana, le cui compagne scrissero le sue visioni, scrisse molte lettere, tutte soppresse fino a dopo la sua morte e canonizzazione. Il suo convento fu successivamente spostato da San Frediano 19 a Borgo Pinti, dove la giovane Teresa del Bambin Gesù stette sulla sua via per Roma per chiedere al Papa di permetterle di entrare nel suo Carmelo in Normandia. Il Carmelo, ora a Careggi, custodisce un manoscritto della Vita Nova di Dante.

Papa Giovanni XXIII e Papa Francesco ci hanno insegnato ad essere ecumenici. Santa Brigida di Svezia aveva ammonito che se la Chiesa Cattolica non avesse seguito il Vangelo e continuava ad essere corrotta si sarebbe verificata la riforma protestante. Più tardi, il granduca Leopoldo II, per rompere il potere della Chiesa cattolica, permise ai non cattolici dopo il 1827 di essere sepolti a Firenze, invece che nella lontana Livorno. Una piccola Chiesa svizzera che ottenne la collina fuori della cinta muraria di Arnolfo di Cambio e all’interno di quella di Michelangelo aveva costruito in fretta contro il ritorno dei Medici, quello che è chiamato il Cimitero ‘degli Inglesi’, ora in Piazzale Donatello. Qui sono sepolti molti di coloro che hanno operato contro la schiavitù e per i diritti di donne e bambini, per le nazioni oppresse sotto gli imperi. Abbiamo Inglesi, Svizzeri, Americani, Russi e molti altri tra le nostre sepolture, tra cui suicidi, atei, massoni, disertori, poveri, il figlio di un re, e il parente di una regina. Tra le nostre sepolture ancora c’è Nadezhda che giunse in Italia a quattordici anni d’età, una schiava della Nubia, poi battezzata in una famiglia russa ortodossa con il nome che significa ‘Speranza’. Mentre Sara Parker Remond, afroamericana, con una lettera di Giuseppe Mazzini, ha studiato ostetricia all’avanguardia all’Ospedale di Santa Maria Nuova 9 di Folco Portinari e Monna Tessa.

Giorgio La Pira e Fioretta Mazzei hanno lavorato instancabilmente assieme per Firenze e anche per la pace nel mondo, l’esuberante siciliano Giorgio La Pira che viveva con i Domenicani in San Marco 6, Fioretta dal nobile e ricco Mazzei, il cui antenato Lapo Mazzei ha lavorato come notaio per l’Ospedale di Santa Maria Nuova 9, che scelse la povertà e l’austerità di San Frediano 20. Così ha fatto anche Paolo Coccheri, vivendo nel luogo di nascita di San Filippo Neri, la cui chiesa è San Firenze 13. Brunetto Latino, Dante Alighieri, Girolamo Savonarola, Robertus Pucci, Elizabeth Barrett Browning, George Eliot, Giorgio La Pira, Fioretta Mazzei, Giannozzo Pucci, Paolo Coccheri, tutti hanno visto Firenze come la nuova Gerusalemme, come il Regno dei Cieli tra noi, qui ed ora, attraverso l’amore di Dio e del prossimo, persino l’amore del nostro nemico, che rendiamo Firenze santa. E chi è il prossimo? Lui e lei sono anche il samaritano, il lebbroso, il paralitico, la donna sirofenicia, la donna anziana con l’osteoporosi che non riesce a fare le scale della sinagoga per raggiungere la sezione delle donne, lo schiavo, il ladro, la prostituta, il pubblicano, il pellegrino, il turista, il tossicodipendente, il povero. Per queste persone, i pellegrini, i malati Firenze ha edificato innumerevoli ospedali nel Medioevo. Giovanni Michelucci, l’architetto che ha costruito la stazione di Santa Maria Novella, parlava di Firenze come la città dell’‘accoglienza’. La Messa dei poveri, iniziata da Giorgio La Pira e continuata da Fioretta Mazzei, si incontra nella Badia fiorentina 14 vicino alla Casa di Dante, ogni domenica alle 9.00 del mattino. Questo vivere il Vangelo era l’ispirazione per la bella arte e architettura di Firenze. Non i cupi palazzi e i musei turistici sul potere e il denaro. L’arte squisita che si trova nei musei, non solo a Firenze ma saccheggiata per altri musei in tutto il mondo, era una volta nelle chiese fiorentine per il popolo, per salvare anime, gratuitamente. Non è stata la ricchezza e il potere dei Medici e i loro ‘subiti’ guadagni che hanno reso Firenze grande. Né era la Chiesa e la sua gerarchia. Invece erano i laici, gli artigiani, i mercanti, i banchieri, l’Arte di Calimala che hanno adornato il Battistero e San Miniato, l’Arte della Lana che ha costruito il Duomo, l’Arte della Seta, l’Ospedale degli Innocenti, tutte le Arti, Orsanmichele, con la Misericordia, l’Ospedale di Santa Maria Nuova, il Bigallo, i Buonuomini di San Martino, fornendo volontariamente servizi sociali. Era Firenze a vivere il Magnificat di Maria, come nel medievale giuramento dell’ufficio del Podestà di proteggere la vedova, l’orfano, di riparare le strade e i ponti, come nella cura di Niccolò Stenone per i malati, come nella Repubblica di San Procolo di Giorgio La Pira e Fioretta Mazzei, come nell’educare i bambini dei contadini di Don Lorenzo Milani, come nel ministero con i carcerati di Don Cuba, come nell’infaticabile Ronda della Carità di Paolo Coccheri, tutti vivendo il Vangelo. Era ed è la saggezza di Firenze che noi siamo, nella nostra Comune Umanità, a immagine di Dio. Per questo l’anatomia del nostro corpo è stata accuratamente studiata all’Ospedale di Santa Maria Nuova dai più grandi artisti del mondo, Donatello, i Della Robbia, Leonardo da Vinci, e Michelangelo, che ritrae empaticamente Nicodemo nella Pietà a sua immagine come un operatore della Misericordia, che sostiene la vedova addolorata Maria in Gerusalemme nella nostra Firenze.

 



 

1. Battistero, Giovanni Battista
2. Duomo, Santa Reparata, San Zenobio, Santa Maria del Fiore, Bigallo, Madonna della Misericordia,
3. San Lorenzo, San Zenobio, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, San Lorenzo, Niccolò Stenone

4. Santa Maria Novella, Santa Caterina da Siena
5. Fortezza da Basso, Santa Umiltà
6. San Marco, Fra Angelico, Savonarola, Giorgio La Pira
7. Santissima Annunziata, Sette Santi, Santa Giuliana Falconieri, San Filippo Benizi, Maria Valtorta
8. Ospedale degli Innocenti
9.
Cimitero ‘degli Inglesi’
10. Piazza Beccaria

11. Ospedale di Santa Maria Nuova, Monna Tessa, Folco Portinari, Sara Parker Remond
12. Santa Croce
13. San Firenze, San Filippo Neri
14. Badia, Torre della Castagna, Chiesa di San Martino, Casa di Dante
15. Orsanmichele
16.
Santa Trinita, Vallombrosan, San Giovanni Gualberto, Sant’Umiltà

 
Ponte Vecchio -> Oltrarno

17. Santa Felicita, Santa Felicita, Santa Perpetua
18. Santo Spirito, Sant’Agostino, Santa Monica, Martin Lutero
19. Carmine, Santa Maria Maddalena de’ Pazzi (Borgo Pinti, Santa Teresa del Bambino Gesù)
20. San Frediano d’Irlanda, Fioretta Mazzei, Paolo Coccheri

21.  Bus No 7 per San Domenico, Fiesole, San Romolo, San Donato, con la macchina Sasso, Santa Brigida d’Irlanda, un Vescovo di Fiesole del Rinascimento della famiglia Corsini è anche a Sant'Andrea
22.  Bus No 10 per San Martino a Mensola e Settignano, Sant’Andrea d’Irlanda, Don Divo Barsotti
23.  Bus No 12/13 per Piazza Beccaria, San Miniato
24.  Bus No. 37 per la Certosa, Santa Brigida di Svezia, Bagno a Ripoli, Domenica del Paradiso, Via Laura
25.  Bus per Santa Brigida, poi percorrere il sentiero del pellegrino su per la montagna del Sasso


Si veda anche
https://www.umilta.net/piramazzeiportal.html
https://www.umilta.net/fioretta.html
https://www.umilta.net//bluegreen.html
https://www.umilta.net//child.html
https://www.umilta.net//lapiramazzei.html
https://www.umilta.net/mirror.html

Per altri guide a Firenze vedi: https://www.florin.ms/RingGoldGuides.html


Mediatheca Fioretta Mazzei, Cimitero ‘degli Inglesi’, Piazzale Donatello, 39, 50132 Firenze, Italia. Con la collaborazione di Renato Stopani, Claudio Leonardi, Alexandra Johnson, Maria Francesca Gallifanti, Alessandro Bossi, la Messa dei Poveri di Giorgio La Pira and Fioretta Mazzei, i Servi di Santa Maria, ecc.

Matteo 6.19 Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano, 20 accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 21 Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.


Dante Alighieri, Girolamo Savonarola, Elizabeth Barrett Browning e Giorgio La Pira tutti vedevano Firenze come potenzialmente una nuova Gerusalemme. Non è il denaro, ma la conoscenza, sono le Sette Opere di Misericordia, che rendono Firenze bella.




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