CACCIA AL TESORO MAPPANDO I SANTI DI FIRENZE 7
Santa Giuliana Falconieri 7 Maria
Valtorta
7
David Maria Turoldo
7
Giovanni Vannucci
7 Domenica del Paradiso
11 Borgo La Croce 11 Cesare Beccaria 13 San Filippo Neri 16 San Giovanni Gualberti 19 Santa MariaMaddalena de' Pazzi |
1 Andrea Del Sarto, San Giovanni Battista 1 & 21 2 Santa
Reparata 2 & 3 San Zenobio 2 & 3
Botticelli,
Miracolo
di San Zenobio 3 Sant’Ambrogio
3 San Lorenzo,
Beato Angelico 3 Niccolò Stenone
4 Santa Caterina da Siena 5 Santa Umilta 6 Fioretta
Mazzei and Giorgio La Pira
6 Don Lorenzo Milani 6 Paolo Coccheri
7 Lippo
Lippi, i Sette Santi,fondatori dei Servi
10 Maria Bagnese 10 Teresa del
Bambino Gesù 21 Sant’Andrea Corsini 24 Santa Brigida di Svezia 2 Michelangelo JBH |
Santi sono modelli per noi. Nel Medioevo
il ‘discernimento degli spiriti’ era quello di chiedere se il
compito di ciascuno fosse per la beneficenza per tutti o per
l’autoesaltazione. Solo di recente la Santità ha richiesto
prove mediche scientifiche. I Santi della Chiesa primitiva
hanno dato le loro vite come martiri per sfida
all’imperialismo romano e sono nominati nel Canone della Messa, il primo martire una schiava a Cartagine, “Felicita,
Perpetua, Agata, Lucia, Agnese, Cecilia, Anastasia”, il
Cristianesimo nella sua essenza era la 'Religione delle donne
e degli schiavi, per il suo Vangelo di inclusione di tutti
coloro che sono al di fuori delle gerarchie del potere
maschile, si diffuse
rapidamente in tutta Europa, raggiungendo persino l’Irlanda e
l’Islanda. I Padri e le madri del deserto rifiutarono di
partecipare al consumismo materiale, vivendo ecologicamente
come eremiti in Egitto e altrove, cantando i salmi e
sostentandosi intrecciando foglie di palma per farne cesti. Le
loro storie sono state lette come leggende, fornendo modelli
per i cristiani successivi, la parola ‘leggenda’ significa ciò
che viene letto, da queste storie lette ai monaci dai monaci
che cenano insieme in silenzio nei loro refettori monastici,
come è ancora fatto a San Miniato 23. Una leggenda non è necessariamente
vera ma la sua narrazione diletta e insegna come comportarsi
per il bene di tutti. Questa mappatura dei Santi di Firenze
includerà altri rispetto a quelli ufficialmente canonizzati e
sanificati dalla gerarchia della Chiesa come Santi, per
presentare anche coloro che si prendevano cura della città di
Firenze e dei suoi poveri, che si curavano della Toscana, che
si curavano dell’Europa, che si preoccupavano della pace nel
mondo. Firenze è particolarmente ricca e santificata nella
Comunione dei Santi, così tanti dei quali erano donne, Maria,
Felicita, Reparata, Monica, Brigida d’Irlanda, Santa Giuliana
Falconieri, Umiliana de' Cerchi, Monna Tessa, Beatrice
Portinari, Umiltà da Faenza,
Piccarda Donati, Brigida di
Svezia, Caterina da Siena, Domenica del Paradiso, le
pastorelle Ricoveri, Sarah
Parker Remond, Teresa
del Bambino Gesù, Maria Valtorta, Fioretta
Mazzei, Amalia Ciardi DuPré. Una dedica
della chiesa primitiva in Oltrarno è alla schiava martirizzata
nell’arena di Cartagine mentre ancora allattava suo figlio, Santa Felicita
17. Il mondo greco ha elogiato
la parresia (parrhesia), l’obbligo di dire la verità per il
bene comune, a rischio personale. I santi sono come il
granello di sabbia irritante attorno alla quale si forma la
perla, Isak Dinesen
dice 'Le perle sono come le favole dei poeti, un malanno
trasformato in bellezza'. Tutti noi siamo chiamati ad essere
santi arditi, per praticare la santa disobbedienza
all’ingiustizia. E per ricordare, ogni santo aveva un passato,
ogni peccatore, un futuro.
I due santi di Firenze, che sono i suoi attuali
patroni, sono la Madonna e San Giovanni Battista, Maria che
riparava la città sotto il suo grande manto, e Giovanni che ha
rinunciato a tutti gli esoneri delle tasse della sua famiglia
ed ai privilegi sacerdotali per vivere in austerità sul fiume
Giordano e predicare profeticamente a prostitute e pubblicani.
Giovanni è celebrato nel Battistero 1,
Maria nel grande Duomo 2.
Accanto al Duomo si trova la Misericordia, fondata settecento anni fa per prendersi
cura dei malati, dei morenti e per seppellire i morti, in modo
anonimo. Ancora oggi garantiscono il servizio delle ambulanze
gratuite che si vedono accanto al Duomo. La cupola di Santa
Maria del Fiore è modellata come il manto della Madonna,
persino il suo seno, che dà riparo e nutre l’intera città. Il
suo manto è anche mostrato nella Madonna della Misericordia
del Bigallo,
con le Sette
Opere di Misericordia (1, Dar da mangiare agli affamati,
2. Dar da bere agli assetati, 3. Vestire gli ignudi, 4.
Alloggiare i pellegrini, 5. Visitare gli infermi, 6. Visitare
i carcerati, 7. Seppellire i morti), ricamate su di esso, e
nella Madonna degli Innocenti 8,
fondata dall’Arte della Seta, che dà riparo a tutti i bambini
abbandonati, e dove viene loro insegnato un mestiere e data
una dote. E' la Madonna dell’Ospedale di Santa Maria Nuova 9, fondato da Folco
Portinari, padre della Beatrice di Dante, e Monna Tessa
nutrice di Beatrice, che si curava dei malati e dei
pellegrini, e persino la grande chiesa domenicana di Santa
Maria Novella 4, al
lato opposto della Stazione di Giovanni Michelucci, prende il
suo nome da lei. Il suo affrescato Cappellone degli Spagnoli è
il luogo in cui Caterina da Siena, che ha visitato Firenze
diverse volte, cercando di fare la pace, è stata processata
dall’inquisizione che la trovò Ortodossa.
Il Battistero 1
è legato a San Miniato 22,
entrambi tra le strutture più antiche di Firenze, il
Battistero 1 si ritiene
essere stato convertito da un tempio romano al dio pagano
Marte, San Miniato 23, è il
principe armeno che subì l’esecuzione in Piazza Beccaria 10, la cui leggenda può
essere creata dal copto San Mina, e le storie benedettine dei
miracoli di san Denis e sant’Alban, tutte le storie di santi
che furono decapitati da pagani, che poi nuotavano attraverso
i fiumi e portavano la testa nei loro luoghi di sepoltura a
Montmartre e St Albans. Si può sorridere pensando a tali
leggende. Le esecuzioni avvenivano in Piazza la Croce, ora
chiamata Piazza Beccaria per il libro di Cesare Beccaria Dei
delitti e delle pene, che condannava la pena di morte,
portando la Toscana ad abolirla nel 1787. Camminando in Borgo La Croce sulla sinistra si vede un affresco di Gesù e Maria che
si protendono verso i criminali condannati (noi), che andiamo
verso la morte lungo quella strada, con misericordia.
L’America ancora conserva la barbarica pena di morte. L’Arte
di Calimala di Firenze, i suoi mercanti che trafficavano
globalmente, ha adornato sia il Battistero che San Miniato con
marmo e mosaici.
La Cattedrale di Firenze fu prima dedicata a Santa
Reparata 2, che guidò
gli eserciti cristiani alla vittoria, e a San Zenobio 2, un primo vescovo
fiorentino il cui corpo, trasportato da San Lorenzo 3 al Duomo toccò un albero di olmo
morto che subito rifiorì. Botticelli dipinse i miracoli di
guarigione di San Zenobio
e Giovanni Duprè e sua figlia, Amalia Duprè, li scolpirono su
entrambi i lati dell’attuale porta del Duomo. La loro
discendente è Amalia
Ciardi Duprè che continua il loro lavoro scolpendo la
Bibbia, i santi e altri soggetti.
Sant’Ambrogio, che
compose il Canto ambrosiano per la liturgia di Milano e che
convertì Sant’Agostino per le preghiere di sua madre, Santa
Monica, venne qui e fondò la chiesa dedicata a San Lorenzo 3, il primo martire della chiesa
che fu bruciato vivo su una graticola. Successivamente il
medico danese, geologo e teologo, Niccolò Stenone, sarebbe
stato associato con la chiesa di San Lorenzo. Un’altra chiesa
prende il nome da Sant’Ambrogio dove c’è il mercato, mentre
l’agostiniano Santo Spirito 18 nell’Oltrarno
celebra
Santa Monica e Agostino. È qui che Martin Lutero, prima frate
agostiniano, predicò prima di andare a Roma e perdere la fede
nella Chiesa Cattolica.
Giovanni Villani ci narra che Firenze era in gran parte
pagana, i cristiani si nascondevano nelle campagne, nelle
grotte in montagna. La
Roma cristiana era crollata a causa dei suoi ponti e degli
acquedotti distrutti, dal cucinare con il piombo, e a causa
delle invasioni e divenne dotta per i monaci irlandesi che
restaurarono l’Europa alla Cristianità, i quali partirono come
pellegrini da quell’isola lontana. San Frediano 19 che venne a Firenze e
Lucca, San Donato 21, pellegrino
dall’Irlanda che venne eletto Vescovo di Fiesole 21, che compose un poema su
Santa Brigida d’Irlanda che appende ad asciugare il suo
mantello inzuppato di pioggia su un raggio di sole, essendo
l’irlandese sant’Andrea il suo Arcidiacono a San Martino a
Mensola 22, che poi
visse come eremita al Sasso 25.
Sua sorella, un’altra Brigida ha vissuto in una grotta sotto
la chiesa di Santa Brigida 25,
tutti loro insegnando al popolo la Bibbia. Come in seguito la
Madonna apparve al Sasso 25 a
due pastorelle, le pastorelle Ricoveri, il 2 luglio 1484, e
che dice ai fiorentini di studiare la Bibbia, e poi quando le
pastorelle non furono credute apparve anche agli adulti. Un
vescovo rinascimentale della famiglia Corsini era un altro
Andrea che morì nel 1374.
Un’altra montagna su in alto, Montesenario, qui la
Madonna apparve a sette giovani figli di ricchi mercanti che
rinunciarono a tutto per essere Servi di Santa Maria, la
nipote di uno di loro, Santa Giuliana Falconieri, fondò il
Terzo Ordine de Serviti, di cui io faccio parte. La loro
chiesa a Firenze è la Santissima Annunziata 7 dei Sette Santi, San
Filippo Benizi e Santa Giuliana Falconieri, con il suo
miracolo dell’affresco dell’Angelo e Maria all’Annunciazione,
la leggenda essendo che il dipinto fu finito da un angelo. Il
suo pavimento in marmo all’entrata dice in latino, copiando le
parole nella Bibbia per il pavimento del Tempio di Salomone a
Gerusalemme, che Robertus Pucci lo adornò con pietra pregevole
e lo diede al popolo di Firenze. In questa stessa bella piazza
si trova l’Ospedale degli Innocenti 8, fondato per la cura degli
orfani, i bambini di Firenze indesiderati nelle loro famiglie
a causa della povertà e dello scandalo.
Durante il XIII secolo San Domenico fondò l’Ordine
domenicano e San Francesco l’Ordine francescano. I Domenicani
edificarono Santa Maria Novella 4
e più tardi San Marco 6,
che sarebbe stata decorata dal Beato Angelico, dove Savonarola
divenne Priore, dichiarando che re di Firenze fosse Gesù, non
i principi Medici, e dove il sindaco santo di Firenze, Giorgio
La Pira, avrebbe vissuto.
Allo stesso tempo di Dante, Santa Umilta,
dopo la morte dei suoi figli, persuase suo marito a diventare
monaco e lei una monaca nel Convento
di Santa Perpetua a Faenza, convento che poi lasciò per
diventare un’eremita, guarendo una gamba incancrenita di un
monaco di Vallombrosa, successivamente con le sue monache
venne a Firenze dove si mise al lavoro per edificare la sua
chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista, che il Duca
Alessandro dei Medici butterà giù per costruire la sua
Fortezza da Basso 5. La
sua vita e i suoi miracoli sono stati dipinti nel polittico di
Pietro Lorenzetti e la sua statura scolpita dall’Orcagna, i
pannelli del polittico sono ora agli Uffizi e a Berlino, la
statua è a San Salvi, il suo corpo a Bagno a Ripoli.
I francescani si sono suddivisi in Spirituali, votati
alla povertà del Vangelo, e Conventuali. I Conventuali
edificarono la vasta Santa Croce 11,
i Spirituali Peter John Olivi e Ubertino da Casal protestarono
e lasciarono per favorire un forte movimento laico con le
Compagnie dei Laudesi come quella che costruì Orsanmichele 15, il grande granaio per
nutrire persino il nemico in tempo di carestia, e a cui
Brunetto Latino, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Francesco
da Barberino appartenevano. Tutte le gilde laiche hanno
partecipato per adornare questa struttura con la Madonna di
Bernardo Daddi nel tabernacolo dell’Orcagna, con affreschi,
vetrate colorate, e statue di santi (santo dopo santo), e dove
tanti furono i miracoli (miracolo dopo miracolo), come anche
accadeva alla Santissima Annunziata 7. I Domenicani 4 e i Francescani 12 gelosi di questo, ci
dicono Villani e Guido Cavalcanti.
Sant’Agnese, sorella di Santa Chiara, fondò il
monastero delle Clarisse a Monticelli 23, e custodì il saio di San
Francesco lì. Piccarda Donati, parente di Dante con il
matrimonio, sarebbe stata portata via da quel convento dal
criminale e violento fratello, Corso Donati.
Santa Birgitta di
Svezia, la madre di otto figli, che profetizzava a Papi e
Imperatori, portandoli insieme a Roma, a Napoli ebbe una
visione dell’anima del morente Acciaiuoli solo salvata dalla
dannazione eterna per i suoi peccati all’ultimo momento per i
Certosini che pregavano insieme ai Domenicani Amici di Dio e altri sotto il
Manto della Misericordia della Madonna alla Certosa 24 al Galluzzo che egli aveva fondato.
Il convento brigidino del Paradiso sarebbe stato fondato dalla
famiglia Alberti a Bagno a Ripoli, e la figlia del loro
giardiniere, Domenica del Paradiso, avrebbe vissuto una vita
santa con miracoli e scritti in Via Laura nei pressi della
Santissima Annunziata 7.
Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, una monaca
carmelitana, le cui compagne scrissero le sue visioni, scrisse
molte lettere, tutte soppresse fino a dopo la sua morte e
canonizzazione. Il suo convento fu successivamente spostato da
San Frediano 19 a Borgo Pinti,
dove la giovane Teresa del Bambin Gesù stette sulla sua via
per Roma per chiedere al Papa di permetterle di entrare nel
suo Carmelo in Normandia. Il Carmelo, ora a Careggi,
custodisce un manoscritto della Vita Nova di Dante.
Papa Giovanni XXIII e Papa Francesco ci hanno insegnato ad essere ecumenici. Santa Brigida di Svezia aveva ammonito che se la Chiesa Cattolica non avesse seguito il Vangelo e continuava ad essere corrotta si sarebbe verificata la riforma protestante. Più tardi, il granduca Leopoldo II, per rompere il potere della Chiesa cattolica, permise ai non cattolici dopo il 1827 di essere sepolti a Firenze, invece che nella lontana Livorno. Una piccola Chiesa svizzera che ottenne la collina fuori della cinta muraria di Arnolfo di Cambio e all’interno di quella di Michelangelo aveva costruito in fretta contro il ritorno dei Medici, quello che è chiamato il Cimitero ‘degli Inglesi’, ora in Piazzale Donatello. Qui sono sepolti molti di coloro che hanno operato contro la schiavitù e per i diritti di donne e bambini, per le nazioni oppresse sotto gli imperi. Abbiamo Inglesi, Svizzeri, Americani, Russi e molti altri tra le nostre sepolture, tra cui suicidi, atei, massoni, disertori, poveri, il figlio di un re, e il parente di una regina. Tra le nostre sepolture ancora c’è Nadezhda che giunse in Italia a quattordici anni d’età, una schiava della Nubia, poi battezzata in una famiglia russa ortodossa con il nome che significa ‘Speranza’. Mentre Sara Parker Remond, afroamericana, con una lettera di Giuseppe Mazzini, ha studiato ostetricia all’avanguardia all’Ospedale di Santa Maria Nuova 9 di Folco Portinari e Monna Tessa.
Giorgio
La Pira e Fioretta
Mazzei hanno lavorato instancabilmente assieme per
Firenze e anche per la pace nel mondo, l’esuberante siciliano
Giorgio La Pira che viveva con i Domenicani in San Marco 6, Fioretta dal nobile e
ricco Mazzei, il cui antenato Lapo Mazzei ha lavorato come
notaio per l’Ospedale di Santa Maria Nuova 9, che scelse la povertà e
l’austerità di San Frediano 20.
Così ha fatto anche Paolo Coccheri, vivendo nel luogo di
nascita di San Filippo Neri, la cui chiesa è San Firenze 13. Brunetto Latino, Dante
Alighieri, Girolamo Savonarola, Robertus Pucci, Elizabeth
Barrett Browning, George Eliot, Giorgio La Pira, Fioretta
Mazzei, Giannozzo Pucci, Paolo Coccheri, tutti hanno visto
Firenze come la nuova Gerusalemme, come il Regno dei Cieli tra
noi, qui ed ora, attraverso l’amore di Dio e del prossimo,
persino l’amore del nostro nemico, che rendiamo Firenze santa.
E chi è il prossimo? Lui e lei sono anche il samaritano, il
lebbroso, il paralitico, la donna sirofenicia, la donna
anziana con l’osteoporosi che non riesce a fare le scale della
sinagoga per raggiungere la sezione delle donne, lo schiavo,
il ladro, la prostituta, il pubblicano, il pellegrino, il
turista, il tossicodipendente, il povero. Per queste persone,
i pellegrini, i malati Firenze ha edificato innumerevoli
ospedali nel Medioevo. Giovanni Michelucci, l’architetto che
ha costruito la stazione di Santa Maria Novella, parlava di
Firenze come la città dell’‘accoglienza’. La Messa dei poveri,
iniziata da Giorgio La Pira e continuata da Fioretta Mazzei,
si incontra nella Badia fiorentina 14
vicino alla Casa di Dante, ogni domenica alle 9.00 del
mattino. Questo vivere il Vangelo era l’ispirazione per la
bella arte e architettura di Firenze. Non i cupi palazzi e i
musei turistici sul potere e il denaro. L’arte squisita che si
trova nei musei, non solo a Firenze ma saccheggiata per altri
musei in tutto il mondo, era una volta nelle chiese fiorentine
per il popolo, per salvare anime, gratuitamente. Non è stata
la ricchezza e il potere dei Medici e i loro ‘subiti’ guadagni
che hanno reso Firenze grande. Né era la Chiesa e la sua
gerarchia. Invece erano i laici, gli artigiani, i mercanti, i
banchieri, l’Arte di Calimala che hanno adornato il Battistero
e San Miniato, l’Arte della Lana che ha costruito il Duomo,
l’Arte della Seta, l’Ospedale degli Innocenti, tutte le Arti,
Orsanmichele, con la Misericordia, l’Ospedale di Santa Maria
Nuova, il Bigallo, i Buonuomini di San Martino, fornendo
volontariamente servizi sociali. Era Firenze a vivere il
Magnificat di Maria, come nel medievale giuramento
dell’ufficio del Podestà di proteggere la vedova, l’orfano, di
riparare le strade e i ponti, come nella cura di Niccolò
Stenone per i malati, come nella Repubblica di San Procolo di
Giorgio La Pira e Fioretta Mazzei, come nell’educare i bambini
dei contadini di Don Lorenzo Milani, come nel ministero con i
carcerati di Don Cuba, come nell’infaticabile Ronda della
Carità di Paolo Coccheri, tutti vivendo il Vangelo. Era ed è
la saggezza di Firenze che noi siamo, nella nostra Comune
Umanità, a immagine di Dio. Per questo l’anatomia del nostro
corpo è stata accuratamente studiata all’Ospedale di Santa
Maria Nuova dai più grandi artisti del mondo, Donatello, i
Della Robbia, Leonardo da Vinci, e Michelangelo, che ritrae
empaticamente Nicodemo nella Pietà a sua immagine come un
operatore della Misericordia, che sostiene la vedova
addolorata Maria in Gerusalemme nella nostra Firenze.
1. Battistero,
Giovanni Battista
2. Duomo, Santa
Reparata, San Zenobio, Santa Maria del Fiore, Bigallo,
Madonna della Misericordia,
3. San Lorenzo, San
Zenobio, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, San Lorenzo, Niccolò
Stenone
4. Santa Maria
Novella, Santa Caterina da Siena
5. Fortezza da Basso,
Santa Umiltà
6. San Marco, Fra
Angelico, Savonarola, Giorgio La Pira
7. Santissima
Annunziata, Sette Santi, Santa Giuliana Falconieri, San
Filippo Benizi, Maria Valtorta
8. Ospedale degli
Innocenti
9. Cimitero ‘degli Inglesi’
10. Piazza Beccaria
11. Ospedale di Santa Maria Nuova, Monna Tessa, Folco
Portinari, Sara Parker Remond
12. Santa Croce
13. San Firenze, San
Filippo Neri
14. Badia, Torre della
Castagna, Chiesa di San Martino, Casa di Dante
15. Orsanmichele
16. Santa Trinita,
Vallombrosan, San Giovanni Gualberto, Sant’Umiltà
Ponte Vecchio ->
Oltrarno
17. Santa
Felicita, Santa Felicita, Santa Perpetua
18. Santo Spirito,
Sant’Agostino, Santa Monica, Martin Lutero
19. Carmine, Santa
Maria Maddalena de’ Pazzi (Borgo Pinti, Santa Teresa del
Bambino Gesù)
20. San Frediano
d’Irlanda, Fioretta Mazzei, Paolo Coccheri
21. Bus No 7 per San Domenico,
Fiesole, San Romolo, San Donato, con la macchina Sasso,
Santa Brigida d’Irlanda, un Vescovo di Fiesole del
Rinascimento della famiglia Corsini è anche a Sant'Andrea
22. Bus No 10
per San Martino a Mensola e Settignano, Sant’Andrea
d’Irlanda, Don Divo Barsotti
23. Bus No 12/13
per Piazza Beccaria, San Miniato
24. Bus No. 37
per la Certosa, Santa Brigida di Svezia, Bagno a Ripoli,
Domenica del Paradiso, Via Laura
25. Bus per
Santa Brigida, poi percorrere il sentiero del pellegrino su
per la montagna del Sasso
Si veda anche https://www.umilta.net/piramazzeiportal.html
https://www.umilta.net/fioretta.html
https://www.umilta.net//bluegreen.html
https://www.umilta.net//child.html
https://www.umilta.net//lapiramazzei.html
https://www.umilta.net/mirror.html
Per altri
guide a Firenze vedi: https://www.florin.ms/RingGoldGuides.html
Mediatheca
Fioretta Mazzei, Cimitero ‘degli Inglesi’, Piazzale
Donatello, 39, 50132 Firenze, Italia. Con la
collaborazione di Renato
Stopani, Claudio Leonardi, Alexandra Johnson,
Maria Francesca Gallifanti, Alessandro Bossi,
la Messa dei Poveri di Giorgio La Pira and
Fioretta Mazzei, i Servi di Santa Maria, ecc.
Matteo 6.19 Non
accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine
consumano e dove ladri scassinano e rubano, 20 accumulatevi
invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano,
e dove ladri non scassinano e non rubano. 21 Perché là dov’è
il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
Dante Alighieri, Girolamo Savonarola, Elizabeth Barrett Browning e Giorgio La Pira tutti vedevano Firenze come potenzialmente una nuova Gerusalemme. Non è il denaro, ma la conoscenza, sono le Sette Opere di Misericordia, che rendono Firenze bella.
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