FLORIN WEBSITE A WEBSITE ON FLORENCE © JULIA BOLTON HOLLOWAYAUREO ANELLO ASSOCIAZIONE, 1997-2024: ACADEMIA BESSARION || MEDIEVAL: BRUNETTO LATINO, DANTE ALIGHIERI, SWEET NEW STYLE: BRUNETTO LATINO, DANTE ALIGHIERI, & GEOFFREY CHAUCER || VICTORIAN: WHITE SILENCE: FLORENCE'S 'ENGLISH' CEMETERY || ELIZABETH BARRETT BROWNING || WALTER SAVAGE LANDOR || FRANCES TROLLOPE || ABOLITION OF SLAVERY || FLORENCE IN SEPIA  || CITY AND BOOK CONFERENCE PROCEEDINGS I, II, III, IV, V, VI, VII , VIII, IX, X || MEDIATHECA 'FIORETTA MAZZEI' || EDITRICE AUREO ANELLO CATALOGUE || UMILTA WEBSITE ||  LINGUE/LANGUAGES: ITALIANO, ENGLISH || VITA
New: Opere Brunetto Latino || Dante vivo || White Silence


New
: Dante vivo ||
White Silence/BiancoSilenzio 
Vedi il video della Cerimonia a https://www.youtube.com/watch?v=pBWVsWqoJXY&t=1645s
L'opuscolo, Il Cimitero Evangelico Svizzero a Firenze, si trova a http://www.florin.ms/OpuscoloSvizzero.pdf

https://www.vieusseux.it/


LA CERIMONIA, 24 SETTEMBRE 2020, AL CIMITERO 'DEGLI INGLESI'

IN ONORE DI GIAMPIETRO VIEUSSEUX

  


INDICE: GIAMPIETRO VIEUSSEUX || LUCA MILANI || FRANCESCA PAOLETTI || GLORIA MANGHETTI || COSIMO CECCUTI || VALDO SPINI || JULIA BOLTON HOLLOWAY || LIA BRUNORI/ ALBERTO CASCIANI/ PAULA ROSA

F8O/ F48/ 828/ GIOVAN PIETRO VIEUSSEUX/ SVIZZERA

Il Pastore Luigi Santini scrisse: “Fra tutte le persone celebri le cui memorie vengono preservate in questo cimitero, egli è certamente quello con cui Firenze e l'Italia hanno il debito più grande. La sua tomba, restaurata per il centenario della morte, è sulla destra, vicino all'entrata del Cimitero. Nacque in una famiglia in esilio dalla Francia per ragioni religiose. Vieusseux nacque a Oneglia dove la famiglia avevano degli affari. Con l'intenzione di seguire le orme della famiglia, viaggiò in lungo e in largo, facendosi delle esperienze umane e pratiche preziose. Poco dopo la Restaurazione si accasò a Firenze e lì contribuì alla creazione di una comunità di pensiero che avrebbe fornito un patrimonio culturale per la nuova Italia del Risorgimento. Le menti migliori da tutte le regioni gravitavano intorno alle sue rassegne e pubblicazioni. Uomini di temperamento e educazione diversi impararono a rispettarsi a vicenda e lavorare insieme per ciò che li univa. Il Palazzo Buondelmonti in Piazza Santa Trinità era l'ambiente scelta per il Gabinetto di Letture, il Gabinetto Vieusseux, oggi si trova in Palazzo Strozzi. Attraeva talento  e divenne una finestra sul mondo, utile per eliminare il provincialismo dalle menti migliori e a promuovere il Risorgimento nazionale. Vieusseux non partecipava alla vita sociale degli anglo-fiorentini ma limitò le sue amicizie ai suoi compatrioti della Chiesa Evangelica Riformata e agli italiani seriamente interessati nell'apprendimento  e alle idee. La sua vita e le sue attività sono state pubblicizzate dappertutto. Anche se Jean Pierre Vieusseux non fosse sepolto qui in questo cimitero è un memoriale all'attaccamento e la dedizione alle causa di un'Italia unita che trova il punto focale a Firenze”. B8/ ELIZABETH BARRETT BROWNING, così appassionatamente coinvolta con il Risorgimento, si inquietava perché il marito Robert Browning passava ore e ore al Gabinetto Viesseux, leggendo giornali che altrimenti il Granduca avrebbe censurati.  Browning diceva che alle donne era vietato l'ingresso, una bugia bella e buona. Lady Blessington, Marian Wordsworth (F74), l'Abolizionista nera e medica Sarah Parker Remond, Feodor Dostoevsky, John Ruskin, Robert Browning, Henri Schneider (F82), e innumerevoli altri frequentavano il Gabinetto.

                                                         
                                                                                              
Harper's Monthly engraving 

Sarcofago. Marmista ignoto. Sec. XIX, post  4/1863. Ambito toscano. Sarcofago in marmo bianco scolpito con medaglione, foglie di quercia, olivo, felce. Restaurata: Opificio delle Pietre Dure e Palazzo Spinelli; Intervento di pulitura, Isidoro Castellani, 2000: Daniel-Claudiu Dumitrescu, 2011; Alberto Casciani, 2020. [M: A: 130; L: 180.8; P: 57; P.s. A: 37; L: 188.5; P: 67.]  Iscrizione sepolcrale in piombo in lettere capitali e numeri romani: / PX/ A GIAMPIETRO VIEUSSEUX/ NATO IN ONEGLIA DI FAMIGLIA GINEVRINA/ IL XXVIIII DI SETTEMBRE MDCCLXXVIIII/ MANCATO IN FIRENZE IL XXVIII D'APRILE MDCCCLXIII/ GLI AMICI ED ESTIMATORI/ DEI MOLTI SUOI MERITI VERSO LA CIVILTA' ITALIANA/ POSERO QUESTO MONUMENTO/ [Swiss Cross]/ Eglise Evangelique-Reformée de Florence Régistre des Morts: Jean Pierre Vieusseux, Genève, rentier, fils de Pierre Vieusseux et de Jean Elisabeth, née Vieusseux/ Registro alfabetico delle tumulazione nel Cimitero di Pinti: Vieusseux/ Gio: Pietro/ Pietro/ Svizzera/ Firenze/ 28 Aprile/ 1863/ Anni 83/ 828/ Belle Arti scheda, 1993-1997. Chiesa Evangelica Riformata Svizzera, 1827-present.

     
IL GONFALONE

CON LUCA MILANI

https://www.youtube.com/watch?v=pBWVsWqoJXY&t=1645s  inizia a 0.0



Buon pomeriggio a tutte e a tutti.


Permettetemi di ringraziarvi per essere qui oggi,  un grazie particolare alle organizzatrici Francesca Paoletti e Gloria Manghetti per aver voluto ricordare i 200 anni della fondazione del Gabinetto Scientifico Letterario Gian Pietro Vieusseux con questa interessante iniziativa.


Ci sono vite che magari senza volerlo sono generatrici, sono cioè capaci di far nascere attività che rimangono nella storia. E' il caso di Gian Pietro Vieusseux che ha dato vita a Firenze al Gabinetto Scientifico Letterario.


Questa esperienza nasce prima di tutto da un'idea commerciale, in una Firenze nella quale mancava un'attività di produzione e divulgazione letteraria e scientifica che tenesse conto della forte presenza in città di stranieri.


Possiamo pensare che nella nostra epoca, dominata dalla tecnologia, abbia ancora valore un Gabinetto scientifico e letterario come il Gabinetto Vieusseux ?

Certamente sì! Anzi è proprio oggi che assume grande rilievo, in quanto ci fornisce gli strumenti per rilanciare l’importanza della formazione, della conoscenza, dello studio e dell’impegno e fatica nell'apprendimento. Tutti questi elementi vengono a contrapporsi ad una società dove tutto ciò non è più considerato un valore e dove la rete rappresenta un paradigma di conoscenza, talvolta semplicisticamente ritenuta a portata di mano di tutti. Tuttavia, come sappiamo bene, si tratta di nozioni momentanee, che non arricchiscono le profondità dell'animo umano.

 


IL CIMITERO EVANGELICO SVIZZERO A FIRENZE

FRANCESCA PAOLETTI

https://www.youtube.com/watch?v=pBWVsWqoJXY&t=1645s
inizia a circa 2.29
 


Gentilissime e gentilissimi

Un cordiale benvenuto a tutti e grazie, merci, danke, thank you, detto nelle lingue di alcune nazionalità presenti al Cimitero degli Inglesi sincero e sentito.

Al Comune di Firenze per l’onore della presenza della Famiglia del Gonfalone, a Luca Milani,  Cosimo Ceccuti  e Valdo Spini, per la disponibilità Julia Bolton Holloway per la cura rivolta al cimitero. A tutto il Gabinetto Vieusseux ed in particolare a Gloria Manghetti per aver organizzato insieme a noi questa iniziativa inserita nella calendario del 200 della Fondazione del Gabinetto. Senza dimenticare il prezioso lavoro di pulitura e restauro di Paola Rosa e Alberto Casciani anche grazie al contributo del Fondo di Beneficienza Intesa S. Paolo

Sono il presidente  della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera di Firenze proprietaria di questo luogo particolare multiculturale, multinazionale, ricco di storia, luogo di riflessione, incontro, emozione, arte e poesia da sempre portavoce di valori tuttora attuali quali l’ecumenismo, l’accoglienza e l’integrazione: infatti ha accolto e tutt’ora accoglie i defunti di tutte le confessione ed i non credenti. E sono proprio l’accoglienza delle spoglie di e l’integrazione in un contesto internazionale quale era Firenze all’epoca grazie alle raccolte del Gabinetto che ci legano a Gianpietro Vieusseux.

Ricordo che il cimitero fu fondato nel 1827 dalla nostra Chiesa grazie alla concessione del GRANDUCA LEOPOLDO II DI LORENA quando i non cattolici non venivano accettati nei cimiteri della citta’ ed il luogo piu’ vicino per dare sepoltura ai protestanti presenti a FIRENZE era LIVORNO. Venne poi chiuso per i lavori dell’arch. Poggi in occasione del trasferimento della capitale del Regno a Firenze e venne aperto il Cimitero degli Allori. Rivolgo l’ invito a voler visitare entrambi ed a scoprire personaggi ivi sepolti oltre a partecipare alle iniziative al fine di valorizzarli e farli conoscere a livello nazionale ed internazionale e rivalutarli dal punto di vista storico culturale poiché rappresentano un importante periodo della Firenze cosmopolita !

In programma ci sono le aperture di entrambi domenica 27 settembre in occasione di Corri la Vita, domenica 4 ottobre con l’Associazione Dimore Storiche Italiane e l’8 ottobre agli Allori il concerto dell’Ensemble mit Vier.


BENVENUTI DAL GABINETTO VIEUSSEUX

GLORIA MANGHETTI

https://www.youtube.com/watch?v=pBWVsWqoJXY&t=1645s
inizia a circa 7.00
 
   
https://www.vieusseux.it/

Buonasera e grazie a tutti gli amici qui presenti, che hanno voluto essere con noi per rendere omaggio a Giovan Pietro Vieusseux e un grazie sincero al Presidente del Consiglio comunale, Luca Milani, che ha portato il saluto del Comune presente anche con il suo Gonfalone a sottolineare quanto il mercante ginevrino che scelse di farsi cittadino di Firenze per fondarvi nel 1820 il prestigioso Gabinetto Scientifico Letterario sia figura cara alla nostra città.

E nell’anno del bicentenario dell’Istituto, che abbiamo aperto lo scorso 25 gennaio con la bella mostra curata da Laura Desideri, Il Vieusseux dei Vieusseux, in palazzo Corsini Suarez, ci sembrava doveroso venire a portare un saluto alla tomba di chi decise 200 anni fa di fondare quello che sarebbe divenuto il suo «stabilimento». Perché, come si legge sulla lapide apposta su palazzo Buondelmonti, Giovan Pietro è stato per quarant’anni «benemerito della civiltà Italiana». In più occasioni e in modi diversi sono state sottolineate le doti di Vieusseux, ma sicuramente il monumento erettogli nel cimitero di Porta a' Pinti dagli amici risorgimentali e dagli estimatori «dei molti suoi meriti verso la civiltà italiana» costituisce senza alcun dubbio un attestato solenne, unico direi, anche per la sua storia.

Il bellissimo monumento, che oggi possiamo ammirare ripulito in tutto il suo splendore, fu infatti realizzato grazie a 390 sottoscrizioni volontarie da parte dei tanti estimatori dell’ex négociant che avevano potuto conoscere anche il tratto umano del padre fondatore del Gabinetto Vieusseux che lo ha fatto amare con venerazione da quanti ebbero la fortuna di conoscerlo personalmente e la cui memoria noi cerchiamo giorno dopo giorno di tenere viva ben consapevoli dei nostri limiti e del tempo diverso in cui siamo chiamati a vivere.

Per questo sono molto grata alla Presidente della Chiesa Evangelica, Francesca Paoletti, per averci dato questa rinnovata opportunità di rendere omaggio a Vieusseux nel cimitero svizzero detto degli Inglesi, un luogo denso di memorie, dove i confini tra vita e morte si rarefanno permettendoci di attraversare esperienze irripetibili. E questo nonostante le molte difficoltà del momento. E per questo un grazie sincero va infine a Suor Julia Bolton Holloway con cui il Gabinetto Vieusseux collabora fin da tempi in cui il compianto Maurizio Bossi volle dedicare insieme al Consolato Svizzero di Firenze un’attenzione particolare all’Isola delle anime come titolava la mostra con fotografie di Derno Ricci e testi di Fosco Maraini. A lei siamo tutti debitori per il suo competente vigilare su questo luogo ma anche per continuare a tenerlo vivo con i suoi studi.

E ora finalmente possiamo passare la parola a Cosimo Ceccuti (presidente del Comitato nazionale per il bicentenario del Gabinetto Vieusseux), a Valdo Spini (presidente dell’Associazione Istituzioni Culturali Italiane e consigliere del Gabinetto Vieusseux) e a Julia Bolton Holloway per i loro interventi, ringraziandoli per la loro generosa disponibilità.




COSIMO CECCUTI

https://www.youtube.com/watch?v=pBWVsWqoJXY&t=1645s
Il suo discorso nizia a circa 13.13, è molto diverso del seguente, è più dettagliate ma non è trascritto accuratamente.

Mentre mi accingevo a recarmi al Cimitero degli Inglesi dove riposa Giovan Pietro Vieusseux mi sono chiesto quale sia il debito di gratitudine che noi fiorentini e non solo abbiamo nei suoi confronti. Credo si possa riassumere, per il breve tempo a disposizione, in pochi, basilari punti fondamentali.
   
La scelta di Firenze, fra le numerose città europee visitate, per stabilirvisi in via definitiva ed intraprendere la propria geniale attività. Intendo l’esistenza nella nostra città delle potenzialità che andava cercando: una certa tolleranza da parte delle autorità, la sensibilità culturale delle famiglie aristocratiche, la presenza di nutrite colonie di stranieri.
   
Rende Firenze una città europea con le sue iniziative, dall’apertura del Gabinetto Scientifico Letterario alla Biblioteca Circolante, dalla pubblicazione dell’Antologia e delle altre riviste alla realizzazione del centro di cultura rappresentato da Palazzo Buondelmonti, luogo di confronto delle idee relative all’avanzamento scientifico e letterario.
   
La mentalità di un moderno imprenditore di cultura: si pagano gli autori, si tutela la proprietà letteraria, si realizza un profitto. Perché l’ex commerciante di panni non ha scelto Firenze per fare il mecenate o il puro benefattore, ma per investire denaro e trarne ricavo.
   
L’impegno nel clima delle nazionalità, italiana, greca e degli altri Paesi europei. Non è un caso che al mondo del Vieusseux siano legati i nomi di Foscolo e Leopardi, Tommaseo e Mazzini…
   
L’apertura al progresso, non solo scientifico (si pensi ai Congressi degli Scienziati e alle tante pagine dedicate alla medicina e alle altre scienze nell’Antologia), ma anche sociale: il sostegno al risparmio, al miglioramento delle classi meno abbienti attraverso il lavoro e il pur modesto accumulo di parte dei proventi del medesimo.
   
Il polo di attrazione rappresentato da Firenze, dove, con il suo aiuto, hanno operato alcuni fra i più grandi editori dell’Ottocento, da Felice Le Monnier a Gaspero Barbèra.
   
Per quanto si è detto, e per molto altro ancora, dobbiamo a Vieusseux una Firenze – come al tempo dell’Umanesimo e del Rinascimento – davvero capitale europea della cultura.




VIEUSSEUX E IL RISORGIMENTO

VALDO SPINI


https://www.youtube.com/watch?v=pBWVsWqoJXY&t=1645s
inizia a circa 19.51



L’intellettuale di origini ginevrine fondò nel 1819 il celebre “gabinetto letterario” e fu una delle personalità che tennero saldo il legame fra l’Italia che nasceva e il mondo protestante

Si celebra, con qualche ritardo dovuto al Covid-19, il bicentenario della fondazione del Gabinetto Scientifico Letterario da parte di Giovan Pietro Vieusseux in quell’anno, 1819, stabilitosi a Firenze. Questi fu veramente capace di una grande impresa culturale. Partendo da quella che oggi chiameremmo forse una “emeroteca” e una biblioteca di carattere europeo, Vieusseux riuscì a costruirvi intorno un cenacolo di letterati e di uomini di cultura. Tutti i grandi scrittori del suo tempo vi passarono, da Giacomo Leopardi ad Alessandro Manzoni.

Giovan Pietro Vieusseux credeva nell’Italia e nel suo Risorgimento. Per questo il governo granducale gli chiuse nel 1833 la sua rivista, l’Antologia, che stava su questa linea, dopo un articolo che ritenne particolarmente sgradito, di Nicolò Tommaseo, il letterato dalmata cui si deve tra l’altro uno dei migliori vocabolari italiani del tempo.

Nato a Oneglia nel 1769, ma di famiglia ginevrina, Vieusseux ha un posto molto importante nella storia di Firenze e della Toscana stimolandone culturalmente la partecipazione al processo dell’unità italiana. Molto spesso non si ha piena coscienza di quello che ha voluto dire negli avvenimenti del 1959-1961 il fatto che la Toscana di Bettino Ricasoli avesse cacciato il Granduca Leopoldo II e si fosse mantenuta autonoma e disponibile per la creazione del Regno d’Italia anche dopo l’armistizio di Villafranca, quando il capolavoro diplomatico cavouriano sembrava messo in questione dall’accordo stipulato da Napoleone III con l’Impero asburgico, in cui la Toscana addirittura avrebbe dovuto essere riassegnata al Granduca di Lorena. Vieusseux è stato una personalità di quella Firenze e di quella Toscana che ebbero allora questo importante ruolo nazionale.

Nell’ambito del bicentenario, il 24 settembre si svolge un’iniziativa molto importante e significativa. Essa è organizzata (insieme al Gabinetto Vieusseux) dalla Chiesa Riformata svizzera di Firenze di cui Vieusseux è stato membro fino alla sua morte avvenuta nel 1863. Anzi si svolge nel luogo della sua sepoltura nel cimitero protestante cosiddetto “degli Inglesi”, per la nazionalità prevalente dei defunti, ma in realtà della Chiesa Riformata svizzera, situato in piazzale Donatello, un tempo addossato alle mura della città e ora “isola dei morti” (così la definì il pittore Arnold Böcklin, all’interno dei viali di circonvallazione. In altre parole, con questa iniziativa si intende ricordare la fede protestante del Vieusseux, componente molto significativa della sua personalità

Non è di buon gusto in genere, citarsi tra parenti. Ma sul rapporto tra Risorgimento e protestanti non posso fare a meno di citare Giorgio Spini che all’argomento ha dedicato un libro più volte riedito, in ultimo dalla Claudiana1. Ma è necessario farlo, perché è stato proprio Giorgio Spini a sottolineare che ci sono stati in quel periodo tre ginevrini che hanno creduto al Risorgimento italiano e hanno stimolato gli italiani a crederci, con i loro libri e con le loro iniziative culturali .Si tratta di Madame de Staël, l’animatrice del cenacolo del castello di Coppet, della figlia del ministro delle Finanze Necker, con il sui libro Corinne ou l’Italie di Sismonde de Sismondi (stabilitosi a Pescia) con la sua Histoire des Républiques Italiennes du Moyen Age e, appunto, di Giovan Pietro Vieusseux con le sue numerose e importanti iniziative in campo culturale, dal già ricordato Gabinetto Scientifico letterario, alla rivista Antologia che, rappresentò un ‘efficace incubatrice delle idee del Risorgimento italiano oltre ad altre importanti riviste come l’Archivio storico italiano e Il giornale agrario2.

Vieusseux in particolare con le sue iniziative veniva a sottolineare l’autonomia, l’unitarietà e la forza della cultura di un’Italia divisa in tanti stati e staterelli e nel contempo a collocarla non in un contesto nazionalistico o provinciale, (la “Firenzina” granducale) ma nel contesto delle più moderne correnti culturali e scientifiche dell’epoca. Il Risorgimento italiano veniva visto in chiave liberale e liberale era il Vieusseux, che collaborava ampiamente e strettamente con personaggi come Gino Capponi e Raffaello Lambruschini o con lo stesso cattolicissimo Niccolò Tommaseo, rifiutando da un lato il fanatismo confessionale e dall’altro mantenendo il legame con la sua fede riformata.

La figura di Giovan Pietro Vieusseux nella sua rivisitazione consente di ripercorrere questo rapporto tra Risorgimento e protestanti, che è poi anche un legame culturale di simpatia verso la causa italiana che percorre le principali potenze protestanti europee e che quindi ha influenzato, più di quanto non sembri, il nostro processo di unità nazionale.

1. G. Spini, Risorgimento e protestanti, Torino, Claudiana 1998.

2. Cfr. V Spini, Attualità di un testo, in G. Spini, Risorgimento Italiano, a cura di M. I. Germontani e V. Spini, pp. 30-39, Edizioni SiZ, Campagnola di Zevio (Verona) 2011.


IL GABINETTO VIEUSSEUX E IL CIMITERO 'DEGLI INGLESI'

JULIA BOLTON HOLLOWAY

https://www.youtube.com/watch?v=pBWVsWqoJXY&t=1645s
inizia a circa 30.20, dal quale mancano i primi tre paragrafi sul progetto dell'Aureo Anello Associazione con fondi della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca Intesa per l'Inclusione Rom lavorativo e educativo con questo evento per la presentazione dell'opuscolo sugli svizzeri nel Cimitero e il DVD, 'Bianco silenzio', il libro sul Cimitero.



Le offerte per questo opuscolo, Il Cimitero Evangelico Svizzero a Firenze, sono destinate al restauro e pulitura della tomba di Paul Vieusseux (C101), fratello di Giampietro, la cui tomba e già pulita da Alberto Casciani. Da questo opuscolo pubblicato con l’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca Intesa SanPaolo, possiamo vedere quali sono le sepolture Svizzere nel cimitero. Quando il DVD allegato, Bianco Silenzio, copre tutte le sepolture internazionali, includendo le fotografie a colori di ciascun sepolcro con immagini in miniatura che possono essere ingrandite a grandezza naturale. Una storia scritta in marmo sull’Italia, la Svizzera, la Gran Bretagna, l’Europa, l’intero globo, con le informazioni giunte a noi dai discendenti in Brasile e Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, e altrove.
    
Opuscolo sugli svizzeri nel Cimitero Evangelico                                                                        DVD su tutti i seppellimenti nel Cimitero

Ho molto amato avere l’aiuto dei Rom dalla Romania, allo stesso tempo aiutando loro uscire dell’analfabetismo, dei secoli di schiavitù, dell’olocausto, e di una povertà molto come quella degli svizzeri nell’Ottocento venuti qui dalla Grigione. Assieme lavoriamo con il restauro di questo cimitero al stesso tempo che faccio la ricerca su questo luogo famoso in tutto il mondo che ora è di nuovo molto bello nel nostro progetto chiamato ‘Dalle tombe alle culle’. Sono loro che hanno pulito le tombe e piantato i giaggioli, il giglio fiorentino di questo splendido Gonfalone della Giustizia.

 

E anche vorrei ringraziare il Gabinetto Vieusseux per il terzo convengo internazionale, la Città e il Libro, sull‘”Eloquenza silenziosa: Voci del ricordo incise nel Cimitero ‘degli inglesi’”, organizzato nel 2004 da Maurizio Bossi, con gli Atti pubblicati su nostro Website, http://www.florin.ms/gimela.html. In particolare vi invitiamo di essere soci della nostra Aureo Anello Associazione culturale e sociale e della sua Mediatheca ‘Fioretta Mazzei’, un nuovo “Gabinetto Vieusseux”, essendo amici del Cimitero degli ‘inglesi’, ma svizzero. I Film che abbiamo proiettato, Per Firenze, e Un Te con Mussolini, del Maestro Zeffirelli, e al prossimo, Babette’s Feast, di Isak Dinesen.

È proprio in Svizzera che la mia esistenza è iniziata, a Ginevra nel 1936, dove i miei genitori erano entrambi scrittori alla sfortunata Lega delle Nazioni, sebbene io sia nata nella Devonshire Place di Elizabeth Barrett Browning (B8), Marylebone, a Londra. Ed è qui dove finirò i miei giorni, le ceneri poste in questo Cimitero Svizzero accanto alle ossa dell’Evangelica Giulia Guicciardini (F34)

Qui è sepolto Giampietro Vieusseux (F48).







Mi dispiace dire che Robert Browning ha mentito a Elizabeth dicendo che il Gabinetto Vieusseux era chiuso alle donne. In fatti il Gabinetto era molto aperto a loro e troviamo i nomi delle principesse russe. di Lady Blessington, della nuora di William Wordsworth, Marian (
F74), e di Sarah Parker Remond, nera da Concord, Massachusetts, che nel 1866-68 ha studiato per essere dottore in medicina all’Ospedale di Santa Maria Nuova sulla raccomandazione di Giuseppe Mazzini.

Mi piace dire che Elizabeth Barrett Browning fece battezzare suo figlio Pen Browning (sepolto al Cimitero ‘Agli Allori lontana dalla madre) dal pastore Moise Droin nella Chiesa Evangelica Riformata Svizzera. Ora con Rita Severi, professoressa all’Università di Verona, pubblicheremo le poesie di Elizabeth Barrett Browning tradotte in italiano sul titolo, ‘Oh Bella Libertà’ con Le Lettere.



Gli archivi tenuti dagli Svizzeri sono meticolosi, scritti in bella calligrafia in francese su eccellente carta di stracci, ed elencano il Cantone di provenienza, la maggioranza dal Canton di Grigione con la lingua Rumantsc, la professione, e persino il nome da ragazza della madre dei defunti, per cui è possibile indagare la genealogia femminile. 

Ma alcuni importanti nomi Svizzeri non sono incisi al cancello. Tra questi il nome di Henri Schneider (F82), l’educatore che lavorò con Johann Heinrich Pestalozzi in Svizzera e con l’Abate Raffaele Lambruschini in Toscana, pubblicando le sue osservazioni con il Gabinetto Vieusseux nella sua Antologia.

Un altro nome è quello di Jacques Augustin Galiffe (D47) che sposò Amalie, figlia di Charles Pictet (D47C), da cui ebbe origine la neutralità Svizzera. Galiffe studiò le genealogie ginevrine, e fu anche intimo amico di Sismondo de Sismondi e di Madame de Staël.



Questo ci riporta nuovamente a Elizabeth Barrett Browning (B8), il cui grande poema epico in nove libri, Aurora Leigh, trae ispirazione dalla preveggente opera sul Risorgimento di Madame de Staël, Corinne ou Italie. Elizabeth aveva già scritto il documentario sul Risorgimento nel Casa Guidi Windows, Le finestre di Casa Guidi.

Mancano anche quelli di Solomon Counis (D13) e della sua figlia Louise (D12B), i due pittori svizzeri alla corte della famiglia di Napoleone.

 

Tra molte altre tombe svizzere, è andata, purtroppo, perduta quella di Maria Anna Boecklin, di appena sette mesi, la cui morte ha ispirato il famoso dipinto di suo padre, Arnold Boecklin, “L’Isola dei morti”, e la musica di Sergei Rachmaninoff per questo. Neanche il suo nome sul cancello. Ma tanti turisti tedeschi e svizzeri arrivano cercando lei.



Abbiamo qui a Firenze un non grande cimitero che è assolutamente ricco di storia, esempio della vera Giustizia, con schiavi e servi sepolti accanto a figli di re, cugini di regine, di nobili e non, tutti assieme. La morte, se stessa, democratica in questo luogo di cultura, di poeti e scultori, scrittori e artisti, donne, uomini e bambini, schiavi e liberi. Per l’accoglienza a Firenze agli altri in questo campo santo ringraziamo gli Svizzeri. E ringraziamo Firenze per questa cerimonia in onore di Giampietro Vieusseux.


IL RESTAURO DEL MONUMENTO FUNEBRE DI GIAMPIETRO VIEUSSEUX

NEL CIMITERO SVIZZERO, DETTO 'DEGLI INGLESI' A FIRENZE


LIA BRUNORI, ALBERTO CASCIANI, PAOLA ROSA




MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

______________

Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico

e per il Polo Museale della città di Firenze

 

SCHEDA DI RESTAURO

                                 

 

LOCALITA’:  Cimitero degli Inglesi  

     

PROPRIETA’: Chiesa Evangelica Svizzera 

   

OGGETTO:  Monumento sepolcrale  a  sarcofago

      

MATERIA:   Marmo bianco e Pietra Arenaria  

     

SOGGETTO:  Tomba di  Giampietro Vieusseaux   

 

MISURE:  H: cm 144  L: cm181  P: cm 55,5

 

AUTORE:  Ambito toscano

 

DATAZIONE:  sec. XIX   post 1863/04/28- ante 1870

 

ELEMENTI ACCESSORI: Iscrizione sepolcrale a caratteri in piombo incassati

 

DATA INIZIO LAVORI:   01/09/2020                            DATA FINE LAVORI : 24/09/2020   

                                   

RESTAURATORI:

 Alberto Casciani Via Garibaldi, 39   51015 Monsummano Terme (PT)

 C.F. CSC LRT 47D22 F384V      P.I. 01951880473

 Paola Rosa Via XX Settembre, 104  50129 Firenze

 C.F. RSO PLA 59D67 G337L   P.I. 03490850488

                                        

 

OSSERVAZIONI AMBIENTE ESPOSITIVO

Il monumento si trova un ambiente espositivo  paragonabile ad un giardino storico in cui si trovano sculture e arredi in materiale lapideo.  I fenomeni di degrado a cui è  sottoposta l’ opera, sono quelli tipici dei manufatti situati in esterno, riferibili sia ad una lenta e costante corrosione materica sia soprattutto alla proliferazione microbiologica che conferisce il caratteristico aspetto maculato del marmo.

 

 

NOTIZIE SU PRECEDENTI INTERVENTI

Il monumento è già stato restaurato tre volte: una nel 2000 dal restauratore Isidoro Castello dell’ OPD, una dopo pochi anni dagli allievi di Palazzo Spinelli sotto la direzione di Piero Frizzi e  una nel 2011 da un tecnico incaricato dalla proprietà.

 

 

OSSERVAZIONI PRELIMINARI

Il monumento Vieusseux era in parte  ricoperto da microvegetazione nerastra. Il microclima localizzato attorno alla tomba, influenzato anche dalle piante circostanti, aveva favorito la proliferazione biologica sul lato lungo del sarcofago esposto ad est, sul lato corto esposto a sud, sulla metà del lato ovest dove si trova il ritratto del defunto, mentre risultava quasi assente sul lato nord. Sulla superficie leggermente inclinata del coperchio, la patina biologica uniformemente presente, era stata concausa importante nella corrosione del marmo di concerto all’azione chimica e meccanica della pioggia; tale fenomeno ha messo in evidenza quello che viene definito come degradazione differenziale. Sempre sul coperchio, scolpito a parte, si nota un fenomeno di degrado particolarmente curioso che si manifesta di frequente in molti altri contesti. Si tratta della deformazione del marmo. Infatti, le zone poste alle estremità del coperchio, di spessore ridotto rispetto alla parte centrale, nel corso degli anni, si sono lentamente sollevate di qualche millimetro.  Questo fenomeno è imputabile soprattutto alle escursioni termiche e ai cicli di gelo-disgelo che hanno interagito con gli spessori differenti del materiale lapideo. Sul coperchio sono presenti delle fratture che interessano il lato verso est, ma che avendo disposizione fra loro parallela, potrebbero essere imperfezioni già presenti nel blocco di cava. Sugli appoggi del sarcofago, scolpiti a forma di zampa di leone, si trovano altre sottili fratture causate, in questo caso dalla lavorazione sul marmo con mazzuolo e scalpello, mentre altre fratture interessano i motivi floreali e il tondo centrale nel lato posteriore. Il basamento marmoreo sui quattro spigoli presenta delle mancanze localizzate dovute alla corrosione causata soprattutto dall’ azione dei vari fenomeni atmosferici.

L’ iscrizione sepolcrale, che si trova sul basamento sotto al ritratto del defunto, è realizzata con caratteri in piombo incassati nel marmo.

Il nome Giampietro risultava mancante di una delle lettere  “I”.

 

 

INTERVENTI DI RESTAURO

L’ intervento di restauro ha riguardato soprattutto la pulitura delle superfici effettuata manualmente con acqua demineralizzata e spazzoline a setola semirigida, piccoli pennelli, bastoncini di legno opportunamente sagomati per raggiungere i sottosquadri del modellato, coadiuvati dall’azione del bisturi.

La pulitura ha mantenuto se pure in maniera alleggerita, le differenze cromatiche già presenti prima dell’intervento.

L’ operazione, pur tecnicamente semplice, ha richiesto una particolare sensibilità associata ad un controllo costante con il contesto, per mantenere un corretto  equilibrio cromatico.

Dopo la pulitura, sulle microfessure sono state eseguite delle iniezioni consolidanti localizzate con un prodotto a base fluorurata. Successivamente sono state effettuate  le stuccature sulle fessure profonde e su quelle più sottili con uno stucco a base acrilica o epossidica, sia per impedire all’ acqua piovana di penetrare all’interno, sia per rendere esteticamente più leggibile il modellato.

La lettera “I” mancante nel nome Giampietro dell’iscrizione sepolcrale è stata riprodotta in resina epossidica e polvere di metallo e pigmenti.

Dalla gomma siliconica, pressata in fase di reticolazione, sopra ad un’altra lettera “I” è stato ricavato un piccolo stampo poi riempito con la resina epossidica. La lettera, estratta dallo stampo, è stata poi regolarizzata nel profilo e quindi incollata nella sede incassata.

L’intervento di restauro è stato concluso applicando, a pennello sul monumento, un prodotto protettivo silossanico che impartisce alla superficie trattata un’ottima idrorepellenza, senza creare film impermeabili al vapor d’acqua e senza causare alterazioni cromatiche. Mi preme ribadire l’importanza della stesura del prodotto protettivo che sul coperchio, è stato applicato in tre mani, dal momento che questa superficie è più esposta all’azione degli agenti atmosferici.

Al fine di mantenere quanto più possibile l’aspetto e le condizioni conservative raggiunte con il restauro, si dovrà provvedere periodicamente ad effettuare, almeno ogni cinque anni, il rinnovo del trattamento protettivo.

 

MATERIALI IMPIEGATI

Acqua demineralizzata, Stucco acrilico Acrystal, Stucco Templum marmo, Pigmenti minerali, consolidante Fluormet, Acetone, Resina epossidica metallica Bostik, Protettivo polissilossanico Silo 111.

 

COMUNICAZIONI PARTICOLARI

Per la salvaguardia del monumento si dovrà effettuare l’applicazione periodica (almeno una volta ogni 5 anni) del protettivo silossanico già impiegato nell’ intervento attuale.

 

SCHEDE FOTOGRAFICHE

N.2 CD ad alta definizione con scatti fotografici (prima-durante-dopo)

 

 

 

                                                                                                 IL DIRETTORE DEI LAVORI


Disegno originale per il monumento


PRIMA
(cliccare sulle immagini)
                   
1 ovest                                          2 ritratto                                          3 est                                               4 nord                     5 sud                           6 sud                                            
       
7 ovest                                            8 iscrizione                                 9 sud est


DURANTE

           
1 coperchio                           2 est                                              3 coperchio est                         4 coperchio nord           5 coperchio ovest          6 sud

 
7 est


DOPO

           
1 totale ovest                              2 est                                              3 sud-est                                      4 nord-est                             5 nod-est                                     6 nord

           
7 est                                               8 ovest particolare                   9 ritratto                              10 sud              11 lettera I                                  12 iscrizione

    
13 ritratto                                    14 nord                 15 ovest totale



 

La cerimonia di omaggio a G. P. Vieusseux si svolge giovedì 24 settembre 2020 alle 17,30 con saluti e interventi di Luca Milano, Francesca Paoletti, Gloria Manghetti, Cosimo Ceccuti, Valdo Spini, Julia Bolton Holloway, al Cimitero degli Inglesi, p.le Donatello 38. Ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e il Fondo di Beneficenza di Intesa San Paolo.

    
Si ringrazia il Fondo di Beneficenza di Intesa SanPaolo

FLORIN WEBSITE A WEBSITE ON FLORENCE © JULIA BOLTON HOLLOWAYAUREO ANELLO ASSOCIAZIONE, 1997-2024: ACADEMIA BESSARION || MEDIEVAL: BRUNETTO LATINO, DANTE ALIGHIERI, SWEET NEW STYLE: BRUNETTO LATINO, DANTE ALIGHIERI, & GEOFFREY CHAUCER || VICTORIAN: WHITE SILENCE: FLORENCE'S 'ENGLISH' CEMETERY || ELIZABETH BARRETT BROWNING || WALTER SAVAGE LANDOR || FRANCES TROLLOPE || ABOLITION OF SLAVERY || FLORENCE IN SEPIA  || CITY AND BOOK CONFERENCE PROCEEDINGS I, II, III, IV, V, VI, VII , VIII, IX, X || MEDIATHECA 'FIORETTA MAZZEI' || EDITRICE AUREO ANELLO CATALOGUE || UMILTA WEBSITE ||  LINGUE/LANGUAGES: ITALIANO, ENGLISH || VITA
New: Opere Brunetto Latino || Dante vivo || White Silence


To donate to the restoration by Roma of Florence's formerly abandoned English Cemetery and to its Library click on our Aureo Anello Associazione's PayPal button:
 
THANKYOU!